giovedì 30 giugno 2022

letture di giugno

Era un ragazzo bellissimo.

Pelle liscia color caramello, un sorriso dolce come melata. Riccioli neri scarmigliati, ma nel modo giusto.

Questo libro, insieme a tutti gli altri dello scrittore australiano Jay Kristoff, ha avuto un grande successo ed ha ricevuto il premio Aurealis come miglior romanzo fantasy nel 2016. Dal momento che non mi faccio problemi ad approcciare libri di genere young adult malgrado io sia piuttosto una senior citizen, ho voluto leggerlo perchè incuriosita dalle recensioni contrastanti che andavano dal capolavoro al che stronzata, passando dall'accusa di fanfiction di Arya Stark. Quest'ultima osservazione può essere motivata dal fatto che la protagonista si è vista giustiziare il padre e spedire madre e fratello neonato in una prigione letale all'età di dieci anni, mentre lei stessa è riuscita a sfuggire ai sicari grazie al provvidenziale intervento di un essere fatto d'ombra che diventerà poi suo fido compagno, visto che la ragazzina medita vendetta ed è disposta a tutto pur di ottenerla. Nella fattispecie il tutto consiste nel diventare un'assassina appartenente a un culto dedicato a una dea sanguinaria. Dopo aver ricevuto un'istruzione di base dall'uomo che l'ha accolta e allevata, Mia dovrà sottoporsi a una serie di prove per essere accettata in questa sorta di setta. Ho due cose da dire su questo libro; la prima è che di questi tempi scrivere qualcosa di completamente originale in campo fantasy lo vedo difficile, quindi penso che abbia più senso concentrarsi su come viene declinata la storia, tanto più che la vaga affinità con la vicenda di Arya Stark non mi sembra tolga nulla all'insieme. Il risultato è una lettura piacevole e avvincente, quindi per me è promosso. Ma... faccio un passo indietro rispetto al termine piacevole. C'è un piccolo problema, che può più o meno irritare, ovvero la massiccia presenza di note che interrompono continuamente la lettura della storia principale. Alcune servono per approfondire la descrizione del mondo fantastico in cui vive Mia, altre sono battute di spirito e, francamente, l'autore se le poteva pure risparmiare. Non ne ho capito l'utilità, visto che alla fin fine la storia è tragica, quindi perchè la battutina? Una soluzione potrebbe essere quella di evitare di leggere tutte le note, la trama si segue benissimo lo stesso. C'è anche stato chi ha criticato il fatto che i personaggi facciano sesso e dicano parolacce; certo, il fantasy è un genere in cui non è così diffuso il turpiloquio - almeno nei libri che ho letto finora - e i personaggi passano più tempo ad affilare le lame che a copulare, però non è che la cosa mi abbia dato fastidio. Insomma, penso che sia comprensibile che questo libro e i successivi (che di certo leggerò) abbiano avuto successo. Detto questo, devo anche aggiungere che altri libri fantasy letti in passato mi sono piaciuti molto di più. 

Se i cigni avessero nuotato fianco a fianco sul lago verde scuro, quella sarebbe stata la foto perfetta, il coronamento della sua carriera di fotografo di matrimoni.

Il quarto volume della serie con protagonista Cormoran Strike inizia dov'era finito il precedente: al matrimonio di Robin. Matrimonio che è già pesantemente in crisi ancora prima di cominciare, visto che Robin scopre che il fidanzato ha cancellato dei messaggi che le aveva lasciato Cormoran sul cellulare e sbrocca. Un anno dopo però lei è ancora sposata - e ancora in crisi. Con Cormoran le cose vanno bene, ma non benissimo, si è perso il perfetto affiatamento del passato. Malgrado ciò, i due continuano a lavorare fianco a fianco al caso di ricatto che riguarda un importante politico; l'uomo li assume senza dire qual è lo scheletro nell'armadio che potrebbe costargli la carriera e non solo, ma pregandoli di trovare altrettanto fango nei riguardi dei ricattatori, in modo da poterli fermare con un ricatto di riflesso. A Cormoran non sembra vero che gli sia stato affidato questo caso perchè ha a che fare con un altro avvenimento che ha suscitato la sua curiosità e che vorrebbe approfondire. Continua a non deludermi JK Rowling in versione giallista, anche questa volta sono arrivata alla fine senza avere la minima idea di chi fosse il colpevole.

«Sei un cornico fatto e finito» disse irritato Dave Polworth. «Strike non è nemmeno il tuo vero cognome. In realtà ti chiami Nancarrow. Non vorrai venirmi a dirmi di sentirti inglese?»

Violando una piccola regola che mi ero data qualche mese fa a proposito delle serie, ovvero di centellinarmele, ecco che ho letto anche il quinto e - finora - ultimo libro con protagonista Cormoran Strike. Confesso che ero curiosa di vedere come sarebbero evolute le cose tra lui e Robin, visto che lei alla fine aveva saggiamente deciso di divorziare. I due investigatori in questo libro sono alle prese con un cold case; una coppia di lesbiche accosta Cormoran mentre si trova in visita dagli zii perchè la madre di una di esse è scomparsa quasi quarant'anni prima. All'epoca le indagini non avevano portato a nulla; si era pensato che la donna fosse stata una delle vittime di un serial killer attivo nella zona della scomparsa, ma all'arresto dell'assassino i suoi resti non erano stati ritrovati. Cormoran sa di avere poche probabilità di scoprire cos'è successo dopo tanto tempo, ma si butta ugualmente sul caso con la solita scrupolosità. Questo libro mi ha dato l'impressione di non finire mai, ma non in senso positivo. E' vero che è più corposo dei precedenti, ma è proprio l'insieme della narrazione che procede in maniera più farraginosa. La Rowling mette troppa carne al fuoco, perchè oltre all'indagine principale che è lunga e complicata, fa cenni ad altre indagini in corso, analizza i pensieri di Robin e le dinamiche tra i nuovi collaboratori dell'agenzia, fa ammalare di cancro la zia di Cormoran e tira in ballo anche suo padre e i suoi fratelli, insomma: troppa roba. E alla fine quei due non si sono ancora messi insieme!

Ho pubblicato di recente sulla rivista «L'amico del cacciatore», il modesto bollettino dell'Associazione venatoria giapponese, una poesia dal titolo Il fucile da caccia.

La specialità di Inoue Yasushi erano i romanzi storici ambientati nel Cinquecento, eppure questo Ryōjū  猟銃, suo romanzo d'esordio, è ambientato in epoca a lui contemporanea. Si tratta di una storia molto breve, composta da tre lettere scritte da tre donne diverse, da una prefazione e una postfazione. Malgrado la brevità però si tratta di una lettura intensa e coinvolgente che, in certa misura, mi ha fatto un po' pensare a Rashōmon, nel senso che anche qui vengono fornite versioni diverse della stessa vicenda. O forse, più che versioni, dovrei dire visioni, tanto che le vite di due di queste donne sono state condizionate dallo stesso avvenimento fino a svolgersi su un piano alternativo rispetto alla realtà: un conto è ciò che provano nel loro animo e un conto è il volto che mostrano agli altri.  Come scritto nell'incipit, la storia ha inizio con un poeta che pubblica una poesia su un giornale di cacciatori; in realtà egli non è minimamente interessato alla caccia e nulla ne capisce, per cui la poesia, che riporta la descrizione di un cacciatore da lui visto tempo prima, è piuttosto una descrizione della solitudine. Succede però che l'uomo descritto si riconosce e contatta il poeta, dicendogli che intende spedirgli tre lettere che stava per distruggere. Le lettere rivelano la storia della sua relazione clandestina con la cugina della moglie, narrata dalle voci della figlia della donna, della moglie e della donna stessa. Detta così può non sembrare un granchè interessante, invece mi sono fatta totalmente assorbire da questo libretto e non l'ho posato finchè non l'ho finito.

Lyra e il suo daimon si mossero nella crescente penombra del salone, bene attenti a restare da un lato, dove non potevano esser visti dalla cucina.

Correva l'anno 2007 quando vidi il film omonimo tratto dal primo libro della trilogia His Dark Materials/Queste oscure materie. Mi pare di ricordare che il film mi fosse piaciuto, però a parte questo non ricordavo nemmeno quali attori ci fossero nel cast fino a che non sono andata a curiosare sul web. In effetti era già da parecchio che volevo leggere il libro, che così mi è giunto del tutto nuovo causa l'Alzheimer XD Northern Lights (questo il titolo originale) è ambientato in un mondo che somiglia al nostro, ma non è il nostro. La differenza più grande è che ogni essere umano è affiancato da un daimon, un essere che ha la forma di animale, che è un po' come se fosse l'anima delle persone in quanto umani e daimon non possono essere separati (anche solo l'allontanamento provoca grande sofferenza). L'undicenne Lyra, orfana di genitori, vive presso un college di Oxford, suo unico parente vivente è uno zio che la visita di rado e la mette sempre in soggezione. Proprio questo zio sta per arrivare e lei scopre per caso - perchè ama intrufolarsi in giro - che il rettore vuole avvelenarlo. Lyra riesce ad avvertire l'uomo e spia una riunione durante la quale sente parlare di cose strane, tra le quali una cosidetta Polvere che sembra suscitare sgomento nei presenti. Intanto in tutto il paese cominciano a sparire dei bambini; quando sparisce il miglior amico di Lyra, lei decide di cercarlo, solo che a qual punto fa la sua apparizione un'affascinante signora che la vuole come sua assistente. Eccetera. Si può ben dire che questo libro sia ormai diventato un classico del genere fantastico per ragazzi, e difatti mi è piaciuto, anche se tutta la questione della Polvere suona abbastanza complicata. Naturalmente proseguirò la lettura della trilogia, anche perchè diversamente non saprei come va a finire; il film stesso si fermava al primo libro e non ho idea di fin dove si sia spinta una serie di recente produzione (che non ho visto).

I am aware as I step into the common room that the majority of people here are almost dead, including me. 

Dopo aver visto Heartstopper, ho deciso di leggere qualcosa di Alice Oseman e giustamente sono partita dall'inizio, con il suo romanzo d'esordio scritto quando aveva diciassette anni. Ho scelto l'edizione originale perchè è da parecchio che non esercito il secondo neurone. Ovvero: non lo esercito con l'inglese, ma ho trovato un altro modo per tenerlo allenato perchè da qualche tempo uso un'app con un gioco simile a Scarabeo. Questo però non c'entra nulla con il libro, quindi torno ad esso. Mi ha meravigliato scoprire che Solitaire è ambientato un po' di tempo dopo i fatti narrati nella prima stagione di Heartstopper, solo che in questo caso la protagonista è Tori, sorella maggiore di Charlie. Appaiono quindi alcuni personaggi a me già noti. Leggevo che la versione originale di Solitaire è stata leggermente rimaneggiata dopo il successo di Heartstopper, non ho però idea di cosa sia stato cambiato. Tori, dunque. Già dalla serie si vedeva che era strana e il libro ne è la conferma; credo che si tratti di una di quelle persone sensibili che si proteggono costruendosi una corazza per tenere fuori tutti e tutto. Tori ha una sola amica e una scarsissima opinione di se stessa; anche la scuola l'ha stufata. Dopo le vacanze di Natale, si trova davanti Lucas, che è stato il suo migliore amico quando erano alle elementari ma che ha poi perso di vista. Incontra anche Michael, che a detta di Charlie e Nick è un soggetto strano, da evitare. Sta di fatto però che mentre con Lucas è un susseguirsi di silenzi imbarazzati, con Michael sembra esserci più intesa. Questo però, come dice la copertina, non è un romanzo d'amore. E' invece la descrizione di quel difficile momento in cui si cresce e non si sa qual è il proprio posto nel mondo, e il fatto di essere diversi dalla media fa sentire inadeguati, sbagliati addirittura. Di sicuro è una storia che può dire molto agli adolescenti, mentre a me che queste crisi le ho superate da un sacco di tempo e che in seguito ne ho affrontate di diverse (e peggiori) fa quasi tenerezza, perchè è tipico dell'adolescenza fare di tutto un dramma, quando è piuttosto vero che si tratta di un momento magico in cui si potrebbe avere il mondo tra le mani, solo a volerlo. Peccato che queste cose uno le capisca sempre decenni dopo. Insomma, reminiscenze personali a parte, il libro mi è piaciuto.

Tina Cogin sapeva sfruttare al massimo quel poco che aveva e le piaceva pensare che fosse un dono innato.

Con questo romanzo, il cui titolo originale è A Suitable Vengeance,  facciamo un salto indietro nel tempo, a quando l'ispettore Linley era fidanzato con Deborah - quella che poi sposerà il suo amico St. James.  Deborah è appena tornata da un soggiorno di tre anni negli Stati Uniti e Linley desidera presentarla alla madre, per cui partono per la Cornovaglia. Qui trovano il fratello minore, Peter, insieme alla sua ragazza, entrambi chiaramente tossicodipendenti. Nell'alta società però certe cose è meglio evitare di dirle, difatti sia Linley che la madre glissano su questa ricaduta nella droga. Quando però viene trovato ucciso un giornalista locale che potrebbe essere stato uno spacciatore, Linley teme che il fratello possa averci a che fare. La George è sempre bravissima, che cosa lo ripeto a fare? XD


martedì 28 giugno 2022

The Duchess

Probabilmente l'ho già detto, ma quando leggo recensioni molto contrastanti su una serie, la mia curiosità ha il sopravvento. Sul sito imdb.com la gente si divideva tra chi a questa ha dato 10 punti e chi si dichiarava schifato. Per esempio, questo è l'inizio di una delle peggiori recensioni: 

If you get through the first episode and you are still smiling then you are either a sociopath or asleep. This show is horrible, she's horrible, everything about it is horrible.

Detto questo, dato che alla fine del primo episodio ero perfettamente sveglia e sghignazzavo, non mi resta che concludere che sono una sociopatica XD Purtroppo però ha prevalso il partito degli schifati perchè Netflix non ha rinnovato la serie, che così conta solo sei brevi episodi e ha tuttavia una sorta di finale. La protagonista è Katherine, una donna single che dieci anni prima ha concepito una bambina con uno dei membri di una boyband. Malgrado entrambi i genitori amino Olive, tra di loro non si possono sopportare e mantengono rapporti civili di facciata solo per la bambina. Come regalo di compleanno, Olive vuole una sorellina però Katherine, benchè abbia un fidanzato che tiene accuratamente alla larga il più possibile, desidera un concepimento che non la impegni con un uomo, per cui pensa all'inseminazione artificiale, salvo poi cambiare idea quando scopre che i donatori sono tutti ventenni. Ripiega allora sul suo ex, il quale odia i medici e in alternativa al laboratorio propone di fare in maniera tradizionale. E questo è solo l'inizio. Ora: chiaramente il personaggio di Katherine non è stato inventato per rappresentare la madre ideale, ma riassume una serie di comportamenti bizzarri che a me hanno fatto molto divertire. Da un certo punto di vista è stato un po' come guardare il mondo alla rovescia, ovvero tutto quello che uno normalmente non farebbe. Benchè completamente fuori di testa, lei vuole comunque il meglio per la sua bambina ed è onestamente convinta di agire in quel senso. La bambina stessa poi è il mio personaggio preferito. Insomma, anche se non darei a questa serie un 10, per me vale una sufficienza piena.

sabato 25 giugno 2022

venticinquesima settimana

Questa settimana ho scoperto una nuova casetta per il bookcrossing. E con questa fanno quattro. Verrebbe quasi da concludere che siamo una città di grandi lettori, ma a giudicare dal contenuto temo che non sia così. Diciamo che c'è almeno la buona volontà XD E va già bene che tra tutte e quattro non ne sia ancora stata vandalizzata nessuna.

Le mie ossa ammaccate stanno meglio, ma il caldoporco ha comunque limitato le mie attività, Difatti mi sa che di qui in poi per parecchie settimane non avrò granchè di eccitante da riportare. In questi giorni ho completato il riordino delle cose delle bambole (mobili, soprattutto) e così ora è tutto perfettamente inscatolato ed etichettato. Con l'aumentare della roba, diventa necessario fare ordine. Ho colto l'occasione per mettere via un po' di vecchi abiti, visto che necessitavo di più spazio nell'armadio. Sono poi arrivati il figlio piccolo con la morosa, il che significa che suderò di più per alcuni giorni (sia perchè mi toccherà stare ai fornelli, sia perchè non potrò andarmene in giro in baghette e canottiera come faccio di solito). Sono anche uscita a festeggiare il compleanno di un'amica insieme ad altri due ex- compagni di liceo. A parte la mia amica, loro sono gli unici due che rivedo con piacere di quel gruppo. 

giovedì 23 giugno 2022

heartstopper

 

Il quasi quindicenne Charlie ha una specie di relazione con Ben, di un anno più grande, il quale però non vuole che si sappia della cosa. Dopo le vacanze di Natale, Charlie conosce Nick, la quintessenza dell'eterosessualità. I due comunque fanno immediatamente amicizia e, mandato Ben a quel paese, Charlie s'innamora ben presto di Nick, non sapendo se la cosa potrà mai avere un seguito. Quanto a Nick, per la prima volta si fa domande sul proprio orientamento sessuale in seguito all'attrazione che prova per Charlie. Heartstopper è una delle cose più carine che ho visto da mesi, oltre che la dimostrazione che si può benissimo fare una serie con protagonisti adolescenti senza per forza usare come colonna sonora della musica di merda. E' tratta dal fumetto omonimo, primo lavoro di questo genere di Alice Oseman - che normalmente scrive. E' merito della Oseman (autrice anche della sceneggiatura) se i protagonisti sono interpretati tutti da giovani attori, cosa che certamente conferisce un maggiore realismo. L'unico difetto è che è troppo breve, però mi ha rallegrato sapere che Netflix ha già messo in cantiere altre puntate. Sono curiosa di sapere come evolveranno le cose tra due degli amici di Charlie e di certo non mancheranno le sorprese anche tra lui e Nick.


martedì 21 giugno 2022

first kill

 

E' da parecchio che non vedo una serie di genere fantastico che mi piaccia veramente e pare proprio che io sia destinata a rimanere ancora a becco asciutto perchè anche questa è stata una delusione. Dirò di più: è una delle cose peggiori che mi è capitato di vedere ultimamente. Sulla carta poteva sembrare una storia alla Romeo e Giulietta, con una vampira adolescente e una cacciatrice di mostri che s'innamorano. In realtà però dopo le prime puntate la trama si fa addirittura stupida, con personaggi che sembrano delle macchiette. Insomma, per me il voto è una insufficienza grave; il fatto che il finale lasci presagire un prosieguo non mi fa nè caldo nè freddo perchè, una volta tanto, nemmeno la mia innata curiosità mi potrà invogliare a vedere come va a finire.


sabato 18 giugno 2022

ventiquattresima settimana

Ci hanno regalato una pianta di buganvillea!

Non ho avuto bisogno di usare come scusa il fatto che sia tornato il caldazzo; questa settimana mi sono più che altro trascinata dal divano alla poltrona e ritorno per via delle conseguenze della caduta di venerdì scorso. Da principio mi faceva male un ginocchio, ma poi il vero problema si è manifestato con la caviglia che si era pure un po' gonfiata. Visto che zoppicavo, non mi sarei avventurata fuori a passeggiare comunque, però a usare la bicicletta non ho avuto problemi e dunque le poche commissioni le ho fatte pedalando. Il riposo comunque è stato efficace e ora l'unico dolore persistente è quello al polso destro, per fortuna ora leggero e non in grado di impedirmi di fare più o meno quello che voglio; sto però attenta a non sforzarlo e uso la mano sinistra ogni volta che riesco. Questo polso è piuttosto disgraziato perchè ha subito traumi anche in passato, ogni volta ritengo un miracolo di recuperare al 100% e spero che sia così anche questa volta. Una settimana priva di avvenimenti, dunque, dedicata soprattutto alla lettura e al cucito (per le Barbie, ovviamente!).

mercoledì 15 giugno 2022

sick note

 

A Daniel, impiegato fancazzista in una compagnia di assicurazioni, viene diagnosticato il cancro. Ecco così che tutto comincia ad andargli bene: la ditta, che stava per licenziarlo, decide addirittura di utilizzarlo come volto ufficiale per una campagna pubblicitaria; la fidanzata si impietosisce e non lo lascia più; i genitori, che gli hanno sempre preferito il fratello, cominciano a preoccuparsi per lui. Il problema però è che il medico si è sbagliato e Daniel è sano come un pesce. Egli però, in combutta col dottore, decide di far credere di essere malato per non perdere i suoi privilegi, e intanto scopre che il suo migliore amico ha una relazione con la sua fidanzata, cosa che complicherà ulteriormente le cose. Dirò la verità: pensavo di scompisciarmi e invece no. In realtà questa commedia inglese di frecce al suo arco pare averne parecchie, però boh, non mi ha fatto ridere più di tanto. E' stato come se le battute e le situazioni mi creassero una reazione più di testa che di pancia. Penso comunque che sia una serie valida, se non altro per le situazioni anche surreali in cui si trovano i protagonisti.


sabato 11 giugno 2022

ventitreesima settimana

Settimana bella piena questa, col marito di nuovo in ferie. Si era preso questi giorni per accudire il padre novantasettenne perchè la badante moldava doveva tornare a casa, ma vista l'aria che tira da quelle parti lei ha deciso di restare nella sicurezza delle italiche terre e il marito si è così ritrovato con molto tempo libero a disposizione. Abbiamo quindi esordito con una gita di due giorni in Veneto, che ha coinciso con la bolla di caldo che ha portato temperature elevate e umidità da palude, ovvero il tipo di clima durante il quale preferirei stare a casa abbracciata al ventilatore, ma ormai si era prenotato e mi è toccato il supplizio. Supplizio relativo solo al meteo, intendiamoci, perchè abbiamo visto dei posti molto belli.

Casa Canova: la gipsoteca

Il primo è stato Possagno, paese natale di Antonio Canova. Qui abbiamo visitato la sua casa e l'annessa gipsoteca, entrambi contenenti diversi gessi originali dei suoi lavori. Poichè intanto si era fatta ora di pranzo, per puro culo siamo finiti in un agriturismo a pochi chilometri (difatti si chiamava A Due Passi Dal Tempio) dove abbiamo mangiato ottimi piatti caserecci a un prezzo onesto. 

Il Tempio Canoviano

Abbiamo poi concluso la visita di Possagno col tempio in questione, enorme chiesa nella quale riposa appunto Canova.

Villa Emo

Seconda tappa della giornata è stata Villa Emo a Fanzolo. Si tratta di una villa costruita su progetto di Andrea Palladio tra il 1558 e il 1565, ed essendo una delle più compiute è stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

mica male il giardino del nostro B&B, vero?

Infine siamo approdati al B&B che avevamo prenotato e che si è rivelato un posto quieto, molto bello e a sua volta pieno di storia, in quanto ricavato dalla barchessa di una vitta settecentesca. L'unico motivo per cui non ci siamo goduti a dovere il giardino è stato che si stava molto meglio in stanza con l'aria condizionata XD

Cà Marcello

Il giorno dopo avevamo prenotato la visita guidata a Cà Marcello, a Piombino Dese. Questa villa, costruita nel Cinquecento e restaurata nel Settecento, è sempre stata di proprietà della stessa famiglia che tutt'ora vi risiede. A guidarci tra parco e interno della villa è stato il conte Vettor in persona, ed è stata una visita davvero interessante in quanto ci ha raccontato come si viveva veramente in queste ville prima che diventassero i monumenti ammirati di adesso.

Cittadella di nome e di fatto!

Imboccata la via di casa, abbiamo fatto l'ultima tappa a Cittadella, unica città in Europa ad avere un camminamento di ronda medievale completamente percorribile (in due punti, dove le mura erano crollate, sono state fatte delle opportune giunte). Questo camminamento è a quindici metri di altezza dal suolo e quindi offre una bella veduta della città. Malgrado il caldoporco, ma grazie al fatto che almeno tirava un po' di vento, sono riuscita a fare tutto il giro senza collassare, e devo dire che ne valeva proprio la pena!

A metà settimana la gita l'ho fatta in solitaria. In realtà si è trattato di una toccata e fuga nella vicina città di Forlì dove ho visitato una piccola mostra di Barbie che si teneva presso una boutique. Le bambole sono di proprietà della signora Cosetta Gardini che ne ha una collezione di oltre 650, diverse che indossano abiti sartoriali (come quello della foto qui sopra). E' stata una visita molto divertente!

 questa settimana è fiorita anche l'echinopsis eyriesii; è un evento da annotare
perchè questi fiori si aprono solo per pochi giorni e una sola volta all'anno

Una notizia buona e una cattiva: dimostrando che Sade aveva ragione quando cantava Love is stronger than pride, il figlio piccolo e la fidanzata si sono parlati a cuore aperto e hanno fatto pace. Adesso però il figliolo è confinato in casa con la broncopolmonite, non da Covid fortunatamente, ma causata da una più tradizionale agghiacciatura. Io invece ho concluso questa settimana in gloria cadendo lunga e distesa nel parcheggio del supermercato, mentre scendevo dall'auto. L'orlo dei pantaloni mi si è infatti incastrato nella leva che serve a spostare il sedile. Niente di rotto, solo ossa doloranti e poche abrasioni. Ho anche avuto una bella fortuna che non arrivassero altre auto mentre ero stesa in mezzo alla strada...


mercoledì 8 giugno 2022

Mortale

 

Se devo essere sincera, questa serie francese non mi è piaciuta un granchè, però è risultata abbastanza bizzarra da suscitare la mia curiosità: dopotutto il connubio vudù e periferia parigina è inedito (o almeno credo). Sofiane, un adolescente già problematico di suo, sbrocca del tutto quando il fratello maggiore scompare. In realtà Reda è già scappato di casa in passato e quindi nessuno è davvero preoccupato per questa sua nuova assenza, ma Sofiane è convinto che gli sia successo qualcosa. Ad un certo punto gli appare un essere soprannaturale, con forma umana e strani occhiali a specchio che sembrano fari; si tratta di Obè, un dio giovane e inaffidabile. Sofiane si fa convincere a stringere con lui un patto di sangue, coinvolgendo anche il silenzioso Victor, e da allora entrambi i ragazzi sviluppano dei poteri con i quali Sofiane intende scoprire chi ha ucciso Reda (Obè infatti gli ha mostrato la sua morte). Mah. A parte il risvolto vudù, questa serie non spicca nemmeno per particolare originalità, visto che di storie di giovani sprovveduti che si fanno turlupinare da qualche potente entità maligna e che abusano del loro potere se ne sono già viste; e non è nemmeno un horror, infatti di horror c'è giusto la colonna sonora - ma immagino sia una questione di gusti e che se avessi vent'anni forse ascolterei anch'io quella roba lì. Il vero thriller è stato invece cercare di ricordare dove avessi già visto l'attore che interpreta Reda e siccome da sola non ci sono arrivata, ho chiesto aiuto a Google scoprendo che si tratta di Sami Outalbali che era apparso in Sex Education.


sabato 4 giugno 2022

ventiduesima settimana

 

La settimana è anche partita bene, con temperature da inizio primavera. Ne ho approfittato per aerare la casa il più possibile in modo da rinfrescarla e vivere di rendita qualche giorno quando arriverà il caldoporco. Questa breve parentesi di fresco è stata semplicemente meravigliosa e me la sono goduta con grande gioia, visto che non so quando mai risentirò temperature del genere, a meno che non vada in Groenlandia - che poi di questi tempi non è una garanzia nemmeno questo. 

Il figlio piccolo ha fatto un salto a casa per un paio di giorni, ufficialmente per partecipare alla festa di compleanno del suo miglior amico, in realtà perchè aveva bisogno di allontanarsi da Milano dopo un litigio serio con la fidanzata. Anche se già in passato hanno avuto le loro discussioni, questa crisi è arrivata come un fulmine a ciel sereno, quasi a dimostrazione del fatto che nella vita davvero non si può dare nulla per scontato. E' ripartito convinto di essere arrivato alla rottura definitiva, malgrado a me sembri che ci sia margine per una riappacificazione. Sinceramente però non me la sento di nutrire speranze, perchè già la situazione mi ha rattristato moltissimo così, se mi illudo che tutto si sistemi e ciò non avviene ci starò ancora peggio. Qualche tempo fa, quando Claudia Turchiarulo postò questo articolo, non commentai perchè non mi era mai successo nulla del genere; adesso che la cosa mi tocca, so anche che il problema - se problema vogliamo chiamarlo - si risolve da sè per il fatto che abitiamo in città diverse e quindi c'era comunque una frequentazione sporadica, ma mi dispiace molto perchè a questa ragazza mi sono affezionata.


giovedì 2 giugno 2022

The Pirates: The Last Royal Treasure - Haejuk: Dokkaebi Gitbal 해적:도깨비 깃발

 

Nel 2014 il film The Pirates (Haejuk: Badaro Gan Sanjuk 해적: 바다로 간 산적) riscosse grandissimo successo in patria, vinse alcuni premi e a Cannes venne venduto per la distribuzione a diversi paesi (ovviamente non all'Italia). Purtroppo non mi è mai capitato di vederlo, ho visto invece questo che in teoria è un sequel, anche se il cast è tutto diverso. Egualmente ambientato in epoca Joseon, parte dal presupposto che alla caduta del regno di Goryeo un generale fosse fuggito con il tesoro reale, per poi nasconderlo su un'isola imprecisata. Un gruppo di militari accusati di tradimento si trovano alla deriva su di una zattera quando vengono salvati da una nave pirata, finendo per unirsi all'equipaggio. Insieme si mettono dunque alla ricerca del tesoro, non sapendo di essere in concorrenza con un crudele generale che lo vuole per consegnarlo a Yi Bang-Wo (sì, tornano i personaggi della serie di cui ho parlato la settimana scorsa). Il film è girato con il puro intento di divertire e quindi, malgrado scene di combattimento o in teoria drammatiche, è una commedia in tutto e per tutto. Sul cast non hanno risparmiato, probabilmente pensando di bissare il successo del primo film, e difatti i coreani sono accorsi in massa a vederlo; a me però sinceramente non ha entusiasmato. Peccato non poter fare il paragone con il primo! Visto che Netflix ha distribuito questo, potrebbe fare un gesto umanitario e mettere a disposizione anche quello del 2014.

Riguardo al cast, l'eroe della situazione, ovvero l'apparentemente fanfarone ma in realtà abilissimo combattente Wu Mu-Chi, è interpretato da un irriconoscibile Kang Ha-Neul. Han Hyo-Joo è a capo della nave pirata, Kwong Sang-Woo è il cattivissimo avversaio, l'immancabile Lee Kwang-Soo è un membro dell'equipaggio portato per il furto e la megalomania, Kim Sung-Oh un affidabile subordinato e c'è pure l'idol di turno, Sehun della boyband EXO-K, che fa un silenzioso spadaccino; cameo di Sung Dong-Il (un mercante). A dirigere c'è il poco prolifico Kim Jung-Hoon del quale avevo visto Petty Romance.