lunedì 31 maggio 2021

maggio sorprendente

La principale sorpresa di questo mese è stata che sono riuscita a riguadagnare anche la seconda delle mie colline preferite. Evidentemente con l'allentamento delle restrizioni, tutti quelli che andavano in collina per fare due chiacchiere con gli amici sono tornati a spiaggiarsi nei bar della piazza, lasciando posto ai soli camminatori veraci. Anche se non sono andata a camminare tutti i giorni, ho però allungato il percorso ed ho pure trovato due posti nuovi che mi hanno conquistata per la loro bellezza. Non è sorprendente trovare qualcosa di sconosciuto dopo esserci passata accanto per anni? Dunque un mese di passeggiate molto piacevoli questo maggio, tanto più che il tempo un po' capriccioso ha mantenuto le temperature a livelli ottimali. Comunque la cosa più sorprendente (e ridicola, visto il mio insistente senso dell'orientamento) è che sono diventata la fornitrice ufficiale di informazioni stradali: mi hanno già fermata in cinque!


sabato 29 maggio 2021

letture di maggio

Il signor di Castel-Brajac cantava stonato, lo sapeva e gli stava benissimo. In maniche di camicia, il gilè sbottonato, i pollici che tiravano le larghe bretelle stanche di reggere, all'equatore d'una pancia rotonda, la cintura d'un paio di pantaloni di traliccio bianco, sollecitava alla sua maniera l'Astro del giorno.

Ecco un libro che mi ero dimenticata di avere in casa. Recentemente infatti in cantina ho rinvenuto una scatola di volumi raccattati ai mercatini e tramite bookcrossing della quale avevo scordato l'esistenza. Questo romanzo fa parte di una saga di sei volumi che in originale s'intitolano Louisiane tome 1,  Louisiane tome 2,  Louisiane tome 3, ecc. Protagonista di questa saga è una famiglia di francesi-americani che risiedono appunto in Louisiana, e parte da inizio Ottocento con il capostipite. In questo terzo volume siamo al nipote. Denuzière è stato un giornalista e ha scritto questa saga dopo aver fatto un'inchiesta sugli americani di origine francese; il racconto di fantasia è perciò inserito in un contesto storico molto accurato, al punto che mi viene da pensare che le vicende personali siano un pretesto per narrare la storia di questo periodo. Non c'è dubbio che si tratti di una lettura molto interessante, del resto apprezzo sempre i romanzi storici che mi permettono di imparare qualcosa, oltre che di divertirmi con la trama. Wikipedia mi informa che il primo volume della serie ha avuto grande successo, vincendo il Premio Bancarella. Effettivamente mi piacerebbe leggere anche gli altri libri, se non altro perchè in questo si fa accenno a vicende che dovrebbero essere note ma che a me sono ignote, e anche se ciò non mi ha impedito di seguire il tutto senza problema, mi è rimasta la curiosità di sapere meglio cos'è successo prima.

- Vile! Vile! Vile! -

La parola risonò alta, stridente, appassionata, con un crescendo che, se possibile, rendeva più fiero il mortale insulto.

La signora della foto è la baronessa Emma Orczy, nata in Ungheria ma naturalizzata inglese, famosa per aver inventato il personaggio de La Primula Rossa. Qualcuno lo ricorda? A me il nome suonava familiare, ne ho dedotto che da ragazzina potrei aver visto uno dei film tratti dal primo libro della saga di questo che è stato definito un riuscito eroe reazionario. Le sua vicende si svolgono infatti nella Francia della Rivoluzione; questa Primula Rossa altri non è che un baronetto inglese che, celandosi dietro a un'apparenza innocua quando non vacua, organizza il salvataggio di nobili altrimenti destinati alla ghigliottina. Pubblicato nel 1905 e tratto dal lavoro teatrale che l'aveva preceduto di due anni e che aveva avuto grande successo, fu seguito da altri diciassette volumi. Io non ho letto La Primula Rossa, bensì il secondo libro della serie, intitolato I will repay in originale e Il Voto di Sangue nell'edizione italiana. Questa storia prende avvio alcuni anni prima della Rivoluzione, quando un giovane nobile si offende perchè Delaroche, un uomo accettato nella cerchia dei nobili solo perchè ricchissimo, ma comunque stimato per la sua onestà, afferma che la donna della quale è invaghito è una poco di buono; ciò in effetti è vero, ma il giovanotto è accecato dall'amore e il duello è inevitabile. A vincere però è Delaroche (che in originale si chiama Déroulède: perchè diamine hanno dovuto cambiargli il nome poi...); il padre del giovanotto, appresa la vicenda, non essendoci più tanto con la testa, fa giurare alla figlia quattordicenne che farà di tutto per vendicare la morte del fratello. Passano alcuni anni, ci troviamo in pieno Terrore; Delaroche è in stato di grazia sia presso il governo che presso il popolo. La fanciulla, che ora di anni ne ha ventitre, si trova finalmente nelle condizioni di portare a compimento la vendetta, se non che Delaroche s'innamora di lei e il giuramento va a cozzare contro la passione. Ecco dunque un altro romanzo che in qualche misura mi ha ricordato la trame della Invernizio, ma questo è portato avanti con molto più realismo e non mi sento di definirlo una polpetta, anzi. Non escludo di recuperare il primo libro della serie che, tra l'altro, è stato oggetto di una nuova traduzione e ristampato pochi anni fa.

I documenti diplomatici raccolti negli Annali del Ministero inglese delle Colonie - per quanto attentamente li esaminaste - non vi rivelerebbero nulla sul retroscena degli avvenimenti che si svolsero quella primavera nella contrada Ochori, nè sui fatti collegati con la scomparsa dell'onorevole Blower, ministro delle Colonie.

Se parliamo di scrittori prolifici vissuti a cavallo dell'Ottocento e del Novecento, una menzione va certamente ad Edgar Wallace. Egli è noto soprattutto come giallista, ma ha scritto anche una serie di romanzi, il cosidetto Ciclo Africano, ambientati nelle colonie inglesi. Questo Bones è il quinto della serie e, come altri di quel ciclo, è in effetti una raccolta di racconti a suo tempo usciti su una rivista. Il personaggio che dà il titolo al libro è un funzionario da poco sbarcato che, dopo un mese, crede di aver capito già tutto. Si tratta di un fanfarone che nelle lettere che scrive a casa millanta mille avventure, ma che il suo superiore definisce un "asino" in più di un'occasione. Anche se in alcuni casi mi sono ritrovata a sorridere, in generale non mi ha entusiasmato questa storia. D'accordo, è stata pubblicata nel 1915 e il punto di vista è molto diverso da quello odierno, tanto che non riesco nemmeno a decidere se la visione che viene data dei popoli africani sia frutto di razzismo o se sia una scelta narrativa quella di dipingerli come dei selvaggi - buoni o cattivi a seconda dei casi. Ad ogni modo, preferisco di gran lunga il Wallace giallista.

Stravaccato com'era sul sedile posteriore della sua Fiat Millenove, di Sisto Santo si vedevano solo i piedi che sporgevano dal finestrino posteriore, il destro.

Mio marito riesce ancora a trovare dei libri di Andrea Vitali che non ha letto, anche se ormai penso che abbia raschiato il fondo del barile. Anche questa volte ne ho approfittato per leggerne un paio che non conoscevo. Questo è ambientato negli anni Settanta; Sisto, il taxista del paese, ha una brutta sorpresa: la donna che ha appena accompagnato al cimitero muore all'interno della sua auto. Poichè aveva scordato la borsetta sul treno, non è facile identificarla. Non c'è reato, visto che si è trattato di morte naturale, però il maresciallo Riversi si lascia incuriosire da alcune circostanze un po' strane e decide di scoprire il motivo della visita della donna. Carino e divertente come sempre!

Il 22 dicembre 1949 il messo comunale Vitaliano Ottomini impiegò quasi tutta la mattina per consegnare le buste.

Molto simpatica anche questa storia, in cui il sindacone del titolo (così soprannominato per via della sua stazza) si rende sospetto agli occhi degli altri membri della giunta comunale quando comincia a indire riunioni ogni 7-10 giorni per deliberare ogni volta su un solo ordine del giorno. Perchè non fare come si era sempre fatto, ovvero riunire i vari problemi e risolverli in un'unica riunione ogni 2-3 mesi? Il vicesindaco lo sa, ma ha fatto voto di mantenere il segreto.




giovedì 27 maggio 2021

Florence Korea Film Fest - parte seconda

Untold Scandal(Scandal-Chosun Governor Sangyeol)

Scandal - Joseon namnyeo sangyeoljisa 스캔들 – 조선남녀상열지사

E' del 2003 questa pellicola tratta dal celebre romanzo Le Relazioni Pericolose. Io ho naturalmente visto la versione di Stephen Frears che mi è piaciuta molto ed ero quindi curiosa di vedere questa. Anche i coreani hanno seguito la trama del libro in modo fedele, hanno però fatto alcuni cambiamenti nel finale, cosa che però non ha affatto alterato il senso della storia. Lo stile di questo film è ovviamente diverso, però l'ho trovato molto valido, anche se penso che nulla potrà mai battere il film del 1988. Il ruolo di Glenn Close è interpretato da Lee Mi-Sook, quello di John Malkovich da Bae Yong-Joon e quella di Michelle Pfeiffer da Jeon Do-Yeon; nel cast appare anche Jo Hyun-Jae in uno dei suoi primi ruoli (ha la parte di Keanu Reeves).

Best Friend (Neighbor cousin)

Yiwootsachon 이웃사촌

1985: Ui-Sik, un oppositore politico, torna in Corea per partecipare alle elezioni presidenziali. I servizi segreti lo sequestrano non appena arrivato, ma avendo contro l'opinione pubblica e non trovando nulla di concreto contro di lui, sono costretti a rilasciarlo. Lo mettono però agli arresti domiciliari, tanto più che nella casa accanto c'è un nucleo di agenti che intercettano ogni conversazione. A capo c'è Dae-Kwon, fervente nazionalista determinato a smascherare i comunisti. Il fatto però è che Ui-Sik comunista non lo è affatto, è invece un uomo che cerca il bene della nazione e spera nella forza della democrazia per essere eletto. I due finiscono per incontrarsi faccia a faccia, vista la vicinanza delle case, tanto che Dae-Kwon cambia parere su Ui-Sik e finisce per aiutarlo quando i servizi segreti pensano di eliminarlo. Film che mi è piaciuto e che alterna momenti da commedia e da tragedia, ricordando un periodo in cui gli oppositori politici venivano incarcerati e torturati. Nei due ruoli principali ci sono Jung Woo (Dae-Kwon) e Oh Dal-Su (Ui-Sik); Lee Yoo-Bi interpreta la figlia di Ui-Sik, Kim Sung-Kyung è sua moglie, mentre il regista è il poco prolifico Lee Hwan-Kyung del quale avevo visto He was cool.

Festival

Janchitnal 잔칫날

Ecco quello che definirei un piccolo grande film. Una coppia di fratelli si trova ad affrontare l'improvvisa morte del padre. L'uomo si trovava in ospedale da tempo, il che significa un conto salato da pagare, per di più anche le spese del funerale non scherzano. I ragazzi non solo non hanno soldi, ma hanno anche dei debiti, per questo Kyeong-Man accetta di sostituire un collega lasciando da sola la sorella al funerale. Per chi non è pratico di film coreani, il funerale funziona così (ormai ne ho visti talmente tanti...): i parenti più stretti, con l'abito apposito, accolgono coloro che vengono a porgere omaggio al defunto e offrono un rinfresco. La ragazza si trova quindi tormentata dalle zie che chiedono dove sia finito  Kyeong-Man e lo insultano perchè lo ritengono un egoista per non essere presente, e intanto anche il capo delle pompe funebri reclama attenzione. Kyeong-Man a sua volta ha le sue gatte da pelare; gli si rompe l'auto e la festeggiata della festa dove fa l'animatore, una vecchietta di ottant'anni, muore mentre balla con lui. Davvero molto carino questo film, l'ho apprezzato molto. Unico volto noto nel cast è Jung Il-Gi che interpreta il figlio della vecchietta.

More Than Family  

Aebigyuhwan 애비규환

Ecco un altro film molto carino e che mi è piaciuto molto. Due ventenni progettano un matrimonio ripatatore quando lei rimane incinta. Lui è all'ultimo anno delle superiori perchè è stato bocciato, lei è al primo anno di università. I genitori di lui, due eccentrici, accettano di buon grado la notizia, mentre i genitori di lei si arrabbiano. La ragazza decide allora di andare alla ricerca del padre naturale, infatti sua madre aveva divorziato quando lei aveva cinque anni e si era risposata. Il viaggio non è solo un ritorno alla sua città natale, ma anche una necessaria pausa di riflessione. Infatti al suo ritorno a Seoul, non è più molto convinta di sposarsi. Anche qui siamo sui toni della commedia, che però serve a scavare in dinamiche famigliari un po' particolari. La ragazza è interpretata da Krystal.

Three Sisters

Se Jamae 세 자매

Come facilmente intuibile, protagoniste di questo film sono tre sorelle di mezza età, diversamente incasinate. La maggiore è malmaritata, ha una figlia che la tratta male ed ha appena scoperto di avere il cancro; la secondogenita è una fanatica religiosa che ha sorpreso il marito a fare sesso con una ventenne; la più giovane alza il gomito spesso e volentieri e importuna la secondogenita con telefonate irritanti e senza senso. Le tre donne tornano alla casa dei genitori per festeggiare il compleanno del padre e lì scoppiano. Malgrado la bravura delle attrici, specialmente Moon So-Ri che interpreta la secondogenita, questo film non mi ha particolarmente entusiasmato, forse perchè di storie simili ne ho viste altre.

Innocence (White hands)

Kyeolbaek 결백

Jung-In è diventata una valente avvocata dopo essere scappata di casa per fuggire alle violenze del padre. Dieci anni dopo, durante il ricevimento per il funerale dell'uomo, alcuni degli invitati si sentono male; tre di essi muoiono. L'inchiesta rivela che la bevanda alcolica che avevano bevuto era stata avvelenata con del pesticida e la polizia arresta la madre di Jung-In. La donna confessa dopo un interrogatorio violento durante il quale i poliziotti minacciano di incolpare degli omicidi anche il figlio autistico. Jung-In decide di intervenire per difendere la madre e scopre che c'è un legame tra gli uomini avvelenati e suo padre. Molto bello questo film, che non è solo un thriller legale, ma scava anche nella storia personale delle due protagoniste. Bravissime le due attrici che le interpretano, Shin Hye-Sun (Jung-In) e Bae Jong-Ok (la madre). Nel cast altri volti noti, come Hong Kyung (il fratello autistico), Ko Chang-Seok (il poliziotto amico di Jung-In) e Park Chul-Min (una delle vittime). Anche se la trama è di pura finzione, è ispirata a un episodio realmente accaduto il 14 luglio 2015, quando alcune donne si sentirono male dopo aver bevuto una bevanda avvelenata col pesticida; due morirono e un'ottantenne venne accusata e condannata all'ergastolo.



martedì 25 maggio 2021

Florence Korea Film Fest - parte prima

Ricomincia la scorpacciata di film coreani grazie alla versione online del Florence Korea Film Fest. Il festival si divide in diverse sezioni, comprese alcune retrospettive dedicate al recentemente scomparso regista Kim Ki-Duk, alla celebre attrice Moon So-Ri e a pellicole datate che non so con quale criterio sono state scelte. Di seguito faccio un breve sunto di ciò che ho visto, senza stare a distinguere.  

Josee조제

Young-Seok soccorre per strada Josee; la ragazza infatti si è ribaltata con la sedia a rotelle. La sedia, che è un modello elettrico, non funziona più e quindi Young-Seok noleggia un carretto per accompagnare a casa la ragazza, che vive con la vecchia nonna. In seguito Young-Seok continua a frequentare Josee, che ama inventare storie per immaginare una vita migliore di quella che ha. Questo film è il rifacimento del giapponese Joze to tora to sakana tachi che avevo visto diversi anni fa e che mi era piaciuto; i coreani però hanno cambiato diverse cose nella trama e il risultato è che ne è uscita una discreta polpetta. Decisamente migliore quindi l'originale giapponese. Nei ruoli dei protagonisti ci sono Han Ji-Min (Josee) e Nam Joo-Hyuk (Young-Seok).

A distant place (Really far away)

Jeongmal Meon Gos정말 먼 곳

La Corea del Sud non è certamente un paese gay friendly, per questo forse a trattare l'argomento dell'omosessualità è una pellicola indipendente. Il protagonista di questo film, Jin-Woo, ha lasciato Seoul per vivere in una remota località rurale, dove alleva la nipotina che è stata abbandonata dalla madre; lo raggiunge il suo ragazzo, Hyun-Min, che ottiene un incarico come insegnante di poesia e resta a vivere con lui. Le cose sembrano filare liscio fino a quando non arriva anche la sorella di Jin-Woo, decisa a riprendersi la figlioletta. Durante un litigio, la donna parla apertamente dell'omosessualità del fratello attirando su di lui e su Hyun-Min l'ostilità degli abitanti del posto. Il film mi è piaciuto, è molto delicato, inoltre ho apprezzato i bellissimi panorami. 

Recalled (Memories of tomorrow)

Naeilui Kieok 내일의 기억

Una donna si risveglia dal coma dopo una caduta in montagna; non ricorda più nulla, nemmeno di avere un marito.  Costui l'assiste amorevolmente una volta tornata a casa, ma lei comincia ad avere delle strane visioni: a volte, incontrando delle persone, vede che qualcosa di brutto sta per accadere loro. I medici dicono che si tratta di una conseguenza del trauma subito, però lei è convinta di avere delle premonizioni. Quando incontra per strada una collega di lavoro che le racconta del rapporto turbolento che aveva col marito, lei comincia a sospettare che l'uomo le stia mentendo. Un film intenso e di quelli dalla trama complicata, che a un certo punto non capisci più che accidenti succede... per fortuna tutto viene chiarito nel finale. Protagonisti Seo Ye-Ji (la donna) e Kim Kang-Woo (il marito).

Intruder 

Chimibja 침입자

L'architetto Seo-Jin ha perso la moglie in un incidente e si sottopone a sedute di ipnosi per cercare di ricordare qualcosa della macchina che l'ha investita. Intanto viene informato del fatto che sua sorella, scomparsa più di vent'anni prima, è stata ritrovata. Seo-Jin l'incontra e le fa fare il test del DNA, che rivela un'innegabile parentela. Yoo-Jin va così a vivere insieme a lui, ai genitori (entusiasti di riaverla a casa) e alla figlioletta di  Seo-Jin. Yoo-Jin si rende subito utile, trova un fisoterapista per la madre che è sulla sedia a rotelle e anche una sostituita per la fida collaboratrice domestica che scompare da un giorno all'altro. Seo-Jin però nutre delle perplessità e comincia a pensare che lei non sia davvero sua sorella. Molto bello questo thriller che ha anche una certa dimensione psicologica – ad un certo punto non è chiaro se Seo-Jin, traumatizzato dalla perdita della moglie, sia paranoico o abbia ragione – che ha come protagonisti Kim Moo-Yul (Seo-Jin) e Song Ji-Hyo (Yoo-Jin); nel cast anche Ye Soo-Jung (la madre) e Heo Joon-Seok (un detective).

Fighter

Paiteo파이터

Ji-Na è fuggita dalla Corea del Nord e cerca di rifarsi una vita a Seoul. Fa due lavori, in modo da poter guadagnare abbastanza denaro per far arrivare anche il padre, bloccato in Cina. Nella palestra dove fa le pulizie, è attratta dalla boxe e i due allenatori le propongono di allenarsi e di fare qualche combattimento; lei sembra accettare più che altro per la prospettiva di guadagno, ma poi ci prende gusto. Si mette anche in contatto con la madre, fuggita dalla Corea del Nord molti anni prima, abbandonando lei e il marito; ora la donna si è risposata e ha un'altra figlia, e non ha mai raccontato del suo passato. Bello questo film e azzeccato il titolo, difatti Ji-Na è davvero una che combatte, nella vita come sul ring.

The Running Actress (The actress is also today)

Yeobaewooneun Oneuldo 여배우는 오늘도

Moon So-Ri è un'attrice molto popolare; ha vinto molti premi tra i quali il Premio Marcello Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia del 2002. Questo film l'ha anche diretto, raccontando in maniera ironica della sua vita e prendendo in giro anche tutti i personaggi che girano intorno a un'attrice famosa, dai fan che l'assediano, alla madre che vuole che posi per una foto insieme al dentista che così le farà il 50% di sconto. Diviso in tre frammenti dei quali i primi due sono quelli che mi sono piaciuti di più, è una pellicola senza infamia e senza lode, ma con alcuni momenti molto godibili. Ad affiancare Moon So-Ri c'è, tra gli altri, Sung Byoung-Sook (sua madre).


domenica 23 maggio 2021

Fatma

Fatma, che fa la donna delle pulizie, è alla ricerca disperata del marito. L'uomo infatti è stato scarcerato dopo aver scontato una condanna per tentato omicidio, ma non è mai tornato a casa. La donna vuole informarlo della morte del loro figlio, investito da un'auto, ma le sue ricerche non portano a nulla: il marito sembra sparito nel nulla. Succede però che Fatma, mandata a parlare con un losco individuo che potrebbe sapere qualcosa, finisce per ucciderlo con una pistola rubata al datore di lavoro del marito. Questo è il primo di una serie di omicidi che la donna commetterà. Credo che questa mini-serie turca sia una delle cose più belle che mi è capitato di vedere ultimamente e l'attrice protagonista è stata bravissima nel dipingere questo personaggio tormentato. Perchè Fatma ha alle spalle un'infanzia di abusi e anche il presente non è meno doloroso; nel momento in cui inizia ad ammazzare è come se volesse finalmente pareggiare i conti, conti che però non possono tornare perchè siamo non ci può essere un riscatto per questa un'eroina tragica. Pur parteggiando per lei, è chiaro che le cose non possono che finire male.


venerdì 21 maggio 2021

Snabba Cash

Nel 2007 il romanzo Snabba Cash, primo di una trilogia scritta da Jens Lapidus, fu uno dei libri più letti in Svezia quell'anno; ne furono anche tratti tre film. Questa miniserie, benchè porti lo stesso titolo, è ispirata a quei libri ma è una storia originale. Leya, giovane vedova con un figlio piccolo, campa facendo la cameriera mentre cerca di far decollare la propria start-up. Il suo investitore però fa la carogna così lei, chiedendo un favore a un'amica, riesce a presentare la sua idea a un ricco ed eccentrico uomo d'affari che accetta di sostenerla. Deve però liquidare il primo investitore e, non riuscendo a trovare i soldi in altro modo, li chiede in prestito al cognato che fa lo spacciatore. Intanto trova anche il tempo di avviare una relazione con Salim, che lei crede sia un cantante di matrimoni e che invece lavora col cognato. Serie davvero molto bella e che gli svedesi hanno gradito moltissimo, giudicandola estremamente realistica, cosa che mi ha lasciata di stucco perchè della Svezia ho una visione idillica che cozza con questa storia di spacciatori incarogniti e pronti a spararsi addosso alla minima provocazione. Del resto tutto il mondo ormai è paese, ahimè.


mercoledì 19 maggio 2021

The One - La coppia quasi perfetta

Non sarebbe bello se, per trovare la nostra anima gemella, fosse sufficiente fare un semplice esame del DNA? E' il presupposto sul quale si basa questa mini-serie inglese. Partendo da una ricerca che sta facendo sulle formiche, uno scienziato trova appunto la maniera per formare le coppie perfette; la sua amica Rebecca lo convince a sfruttare la scoperta a fini commerciali e, nel giro di un anno e mezzo, la loro compagnia raggiunge un successo clamoroso. La tecnica infatti funziona: le persone "accoppiate" tramite il DNA si innamorano a prima vista e in modo irresistibile. Non tutto però va per il verso giusto, per esempio anche molte persone sposate fanno il test e di conseguenza il numero di divorzi è alle stelle. Rebecca, che è uno dei personaggi più odiosi nel quale mi sono imbattuta ultimamente, ha in più un paio di segreti da nascondere a tutti i costi. Questa serie è di quelle che hanno ricevuto giudizi molto contrastanti e mi sono fatta l'idea che tutto dipenda dal fatto che chi l'ha guardata avesse prima letto o no il libro omonimo di John Marrs dalla quale è tratta. Chi l'ha fatto l'ha stroncata, tutti gli altri, me compresa, l'hanno apprezzata. In effetti a me è piaciuta, ci sono sia una trama gialla che un dilemma etico. Anche l'amaro finale ci sta.


lunedì 17 maggio 2021

intervallo

L'io bambino

Qualche tempo fa su Facebook girava una domanda da un milione di dollari: che cosa direbbe il vostro io bambino alla persona che siete adesso? Per quanto mi riguarda non ho dubbi. Direbbe sicuramente: finalmente hai imparato a fare dei vestiti decenti alle Barbie! Potete rispondere anche voi nei commenti, se vi va  ^__^

Le foto degli altri

Lo confesso: sono di quelli che ai mercatini delle pulci comprano vecchie foto. Da principio cercavo solo quelle che avessero qualche scritta dietro: dediche, nomi, date. A quanto pare non è cosa comune, quindi ho cominciato semplicemente a prendere quelle che mi piacevano di più. Di recente ho fatto un giro veloce a un mercatino di beneficenza e ho trovato cinque foto interessanti, tre delle quali hanno dietro la data: 1922, 1926, 1927. Quella che ho postato è la più vecchia. Periodicamente sorgono discussioni su quanto sia morale la compravendita di vecchie foto altrui. Personalmente ho sempre avuto interesse per la fotografia e fin da piccola ero affascinata dai ritratti giovanili dei miei nonni e dei miei genitori. Farsi il ritratto molti decenni fa era una cosa seria; si andava in uno studio fotografico, spesso col vestito buono e la messa in piega appena fatta, e ci si metteva in posa, a volte con dietro fondali fantasiosi. Il genere di foto che colleziono io ricade quasi sempre in questa categoria; quindi per me è quasi come comprare un'opera d'arte e non penso di offendere i soggetti ritratti così facendo. Per me anzi è un po' come restituirli alla dignità perchè il mio è uno sguardo di ammirazione.

C'è un motivo per cui non riesco a stare in dieta!


Del resto anche George Bernard Show disse che non c'è amore più sincero di quello per il cibo XD Scherzi a parte, massima stima per tutti quelli che in dieta ci stanno. Per quanto mi riguarda, mi piace troppo mangiare!!

sabato 15 maggio 2021

Please like me

Devo dire che fino a quando non mi sono imbattuta in una serie di recensioni entusiastiche sono stata convinta che questo fosse l'ennesimo prodotto che piaceva solo a me... Scherzi a parte, è vero che il mio senso dell'umorismo si distacca parecchio da quello dell'italiano medio. Questa serie, che è australiana, racconta le vicende di Josh, un giovane che ignora la propria omosessualità, altrimenti già nota agli amici e ai genitori. Ad aprirgli gli occhi non è tanto la fidanzata, che lo lascia proprio per questo motivo, quanto le avances di un collega del suo migliore amico Tom. E' stato detto che il bello di questa serie è che non ci sono stereotipi sui gay e che anche le figure femminili sono a tutto tondo; tutti i personaggi sono ben caratterizzati e la trama è un alternarsi di momenti dolce-amari, ma sempre trattati con una certa dose di leggerezza e di ironia. John convive con l'amico Tom, il quale non riesce a disfarsi dell'ingombrante fidanzata, e deve barcamenarsi tra la madre che è bipolare e il padre che, dopo il divorzio, si è messo con una thailandese. Magnifica anche la zia Peg, che purtroppo viene fatta morire presto, e indimenticabile la sua difesa degli omosessuali durante una messa alla quale costringe Josh a partecipare. Mi sono davvero divertita con questi episodi e avrei voluto che ce ne fossero ancora.


giovedì 13 maggio 2021

Reg Girls - Sakuraba Kazuki

Un'estate, quando aveva dieci anni, Akakuchiba Man'yō vide un uomo volare alto nel cielo.  Man'yō era mia nonna, ma l'episodio dell'uomo volante risale a ben prima che entrasse come sposa nell'antica e illustre famiglia Akakubichiba della regione di San'in, quando era ancora una giovane ragazzina selvaggia e analfabeta e non possedeva un cognome.

赤朽葉家の伝説 Akakuchiba-ke no Densetsu (La leggenda della famiglia Akakuchiba) fa intendere fin dall'incipit di essere un romanzo con una certa vocazione al surreale e/o al magico; in effetti mi ha fatto pensare allo stile di García Márquez e ho poi scoperto che Sakuraba Kazuki infatti si è ispirata a lui. Autrice prolifica e premiata, con questa storia non ci racconta solo tre generazioni di donne (nonna, madre e nipote), ma ci descrive anche i cambiamenti che avvengono nella società giapponese in un lasso di tempo che va dal dopoguerra al presente. La figura di più spicco è certamente quella della nonna, Man'yō, che appartiene a un fantomatico e misterioso popolo della montagna; abbandonata nel villaggio di Benimidori, viene adottata da una giovane coppia. Man'yō è una veggente, ma lei stessa a volte fatica a distinguere le proprie visioni dal sogno. Diverse delle cose che vede però si avverano puntualmente. La voce narrante è quella della nipote, per sua stessa ammissione persona senza arte né parte, soprattutto a confronto suo e della madre Kemari che era stata un'eccellente e famosissima mangaka. Mi è piaciuto davvero moltissimo questo libro, sia perchè mi è piaciuto il modo in cui è raccontato, così a metà tra leggenda e magia, sia perchè mi è sembrato geniale abbinare le storie personali alla storia del Giappone.


martedì 11 maggio 2021

Love and Monsters

Il 95% dell'umanità è stata sterminata da enormi insetti - e non solo - mutanti che sono diventati mostri in seguito alla ricaduta di materiale radioattivo contenuto nei missili che erano stati lanciati per distruggere un asteroide in rotta di collisione con la Terra. I sopravvissuti vivono nascosti in bunker, cercando di tirare avanti alla meno peggio. Joel fa parte di una piccola comunità i cui membri sono tutti accoppiati; essendo single ormai da sette anni, la situazione comincia a pesargli. Tramite la radio, egli riesce però a ritrovare la sua ragazza che non vede da quando è iniziata la catastrofe, e quindi decide di partire e di raggiungerla nel suo bunker. Il viaggio però sarà irto di pericoli e Joel non è certo un combattente. Come si suol dire, tira di più un pelo di fica che un carro di buoi XD Scherzi a parte, questo film è il genere di pellicola da vedere quando ci si vuole solo divertire e in questo bisogna dire che l'intento è raggiunto. Malgrado l'ambientazione apocalittica e la presenza di esseri mostruosi, sta certamente più dalle parti della commedia che del dramma. Personalmente l'ho trovato un bel modo per passare una serata, anche se, provando da sempre una discreta ripugnanza per gli insetti, un paio di scene mi hanno fatto abbastanza ribrezzo.


sabato 8 maggio 2021

Dirk Gently - Agenzia di investigazione olistica

Probabilmente molti di voi avranno letto o avranno sentito parlare di Guida galattica per gli autostoppisti, il famoso romanzo di Douglas Adams; io non l'ho ancora letto ma ne sono sempre stata incuriosita. Dopo di quello, Adams inventò il personaggio di Dirk Gently, protagonista di due libri, forse tre (il suo ultimo lavoro rimase incompiuto perchè lui morì e quindi non si sa se la storia riguardasse Gently o la guida galattica). Ad ogni modo, questa è la seconda serie tratta dai libri di Dirk Gently ed è una produzione americana (la prima era inglese) che da quel po' che ho letto della trama del libro si è presa un sacco di libertà. Detto questo, e non potendo fare paragoni col libro che non ho letto, la serie mi è piaciuta moltissimo! E' una delle cose più fuori di testa e divertenti che abbia mai visto. Composta da due stagioni e basta (cosa che ha gettato nella disperazione i fan, che speravano proseguisse) ha come protagonista una coppia strampalata: Dirk Gently, appunto, e Todd Brotzman, un uomo che si ritrova coinvolto suo malgrado nei casini di Gently e che finisce per diventare suo amico e assistente. Gently in passato è stato detenuto da un'organizzazione governativa segreta che raccoglieva in giro persone dalle facoltà paranormali per studiarle e sfruttarle. Nella prima stagione sembra che il talento particolare di Gently sia quello di conoscere il futuro, ma salta invece fuori che la storia ha a che fare coi viaggi nel tempo. La seconda stagione è invece una fantasia che ha preso corpo perchè il bambino che l'ha ideata ha la facoltà di rendere reale ciò che sogna. Detto questo, è come se non avessi detto nulla perchè gli episodi sono un susseguirsi di personaggi bizzarri, situazioni surreali e chi più ne ha più ne metta. Penso però che Max Landis, lo sceneggiatore, abbia fatto un ottimo lavoro perchè, per quanto fuori di testa, non passa mai il segno. Tra l'altro ho apprezzato moltissimo il fatto che le storie abbiamo una spiegazione logica, infatti mi irrita da matti quando vedo film o serie "strane" che finiscono in modo incomprensibile. Insomma, mi associo a tutti quelli che sono tristi perchè sono state girate solo due stagioni...


giovedì 6 maggio 2021

città invisibile

Uffa, questa volta sono rimasta fregata! Ero convinta che questa fosse una miniserie, invece è una prima stagione, il che significa che dovrò aspettare chissà quanto per sapere come va a finire la storia... Si tratta di una produzione brasiliana che mescola elementi da thriller a una dimensione fantastica. Eric, agente della polizia ambientale, perde la moglie durante un incendio che scoppia nel corso di una festa presso la comunità della quale la donna si occupava. La figlia, presente al fatto, per fortuna si salva. Rientrato al lavoro dopo due settimane, Eric e la collega s'imbattono in un delfino di fiume morto sulla spiaggia. Naturalmente è strano che un delfino di fiume si trovi in mare, perciò lo caricano in macchina con l'idea di portarlo a esaminare, ma vengono chiamati per un altro caso e quando alla fine arrivano dal veterinario, ha già chiuso. Eric torna a casa col delfino ancora nel bagagliaio, ma accortosi di un certo trambusto intorno alla propria auto, va a controllare e ci trova invece il cadavere di un uomo. A quel punto pensa di andarlo a scaricare all'interno del territorio della comunità, pensando in questo modo di poter poi proseguire le indagini sulle cause dell'incendio che gli ha ucciso la moglie, quando invece il suo capo vuole chiudere il caso. Si troverà così invischiato con degli esseri soprannaturali che possono assumere forma umana. Siamo sul filo del rasoio con una storia come questa, infatti credo sia facile cadere nel risibile, invece questa serie è fatta davvero molto bene e risulta intrigante. Di nuovo viene toccato anche il tema dell'ambiente in pericolo, quasi come il tutto fosse una metafora della lotta tra l'uomo contemporaneo che pensa solo al profitto e quello selvaggio che si preoccupa piuttosto di salvare la natura.


martedì 4 maggio 2021

Deep Water

Negli anni Ottanta e Novanta, nella zona di Bondi Beach nei sobborghi di Sidney, avvennero moltissime aggressioni nei confronti di gay (quella era infatti la zona in cui si ritrovavano), comprese parecchie decine di omicidi e sparizioni che rimasero irrisolte. Questa miniserie australiana, che alla sua uscita nel 2016 venne accompagnata da un documentario che raccontava di questi eventi, si ispira infatti a tali accadimenti. La detective Tori torna a vivere a Bondi Beach dopo il divorzio e subito si trova davanti il caso dell'omicidio di un gay; col procedere delle indagini e l'apparizione di altri cadaveri, Tori cerca di fare luce anche sulla morte del proprio fratello, avvenuta vent'anni prima. Classificato come incidente, in realtà scopre che egli non era annegato, ma era stato ammazzato. La miniserie è molto ben realizzata; l'umanità e l'impegno di Tori sono in netto contrasto con l'atteggiamento quasi passivo del capo della polizia, che appare più interessato ai propri interessi che a fare luce sugli omicidi. In effetti il fatto che tanti casi siano rimasti irrisolti dipese proprio dall'atteggiamento della polizia che, trattandosi di omosessuali, non diede loro il giusto peso né dedicò la giusta attenzione. Peccato che Netflix non abbia messo a disposizione anche il documentario.

domenica 2 maggio 2021

un mese in quattro foto: aprile

Durante un temporale due ghiandaie sono venute a rifugiarsi sull'albero che sta proprio davanti al nostro balcone. Sono riuscita a fotografarne una prima che volassero via.

Questo micio invece l'ho incontrato durante una passeggiata in collina. Da principio scappava, poi si è addirittura messo in posa.

Non sono una fan delle foto scattate con il cellulare, ma quando vado a camminare faccio di necessità virtù perchè non voglio portarmi troppo peso addosso. Devo dire però che benchè il cellulare sia di fascia medio-bassa riesce a produrre degli scatti che mi piacciono.

Uno degli angoli kitsch della vecchia casa. La piastrella era di mia nonna, il posacenere con lo scoiattolo immagino sia anni Sessanta, se non più vecchio.