venerdì 6 novembre 2020

Trieste Science+Fiction Festival: i film che ho visto


Altra ghiotta occasione per vedere dei film che altrimenti non avrei visto è stata la versione online del Trieste Science+Fiction Festival, anche questa in collaborazione con Mymovies. C'erano anche molti cortometraggi, ma non è che potevo stare 24 ore al giorno davanti al computer e così mi sono concentrata sui film, cercando di vederne il più possibile. Ecco quali ho visto, in ordine cronologico:

Immortal (Argentina 2020)


Tornata a Buenos Aires per motivi burocratici, Ana incontra la matrigna e, tramite lei, l'uomo che crede abbia mandato in rovina suo padre, morto recentemente. Costui le dice che le cose non stanno come crede e che in realtà suo padre ha investito in un progetto: Leteo è una sorta di mondo parallelo artificiale dove vengono mandati i morti, così che i vivi possano recarvisi e incontrarli ancora. L'incredula Ana ritrova infatti il padre e incontra un uomo che più tardi scoprirà essere il figlio dell'inventore di Leteo. Questo film a me non ha detto granchè, però devo specificare che è proprio l'argomento che non è per niente nelle mie corde, nel senso che ho sempre pensato che i morti vanno lasciati riposare e basta. Anche il finale mi è sembrato piuttosto scontato, probabilmente lo avrei apprezzato di più prima di diventare disincantata come sono ora.

Boys from County Hell (Irlanda/UK 2020)


Nel piccolo e noioso paesino di Six Mile Hill l'unica attrazione turistica è la tomba di un presunto vampiro; gli abitanti dicono che sia stata l'ispirazione per Bram Stoker nel creare il suo Dracula, ma in realtà nessuno crede veramente che sotto quel mucchio di pietre sia sepolto un mostro. Succede però che William ed Eugene una sera si scazzottano proprio accanto alla tomba; William ci cade sopra ferendosi una mano e poco dopo viene ucciso da una bestia. Intanto il padre di Eugene viene incaricato di spianare il terreno per la costruzione di una strada e la tomba viene distrutta. Mentre si viene a sapere che William in realtà non è morto ma si è trasformato in un vampiro, anche l'antico essere sepolto si risveglia. Molto divertente questo film irlandese, devo dire che mi è davvero piaciuto. Non è una parodia, ma è costruito come una commedia più che come un film dell'orrore e l'operazione è perfettamente riuscita.

The trouble with being born (Austria/Germania 2020)


Un uomo e una bambina (padre e figlia?) trascorrono il tempo oziando accanto a una piscina. Che la bambina sia in realtà un androide lo si capisce dopo che il padre la rinviene svenuta in piscina e, anzichè dare di matto, la riattiva. Pare che i due si amino molto, infatti a una certo punto si capisce che il padre con l'androide ci fa pure sesso. Questa svolta pedofila - benchè trattata con molta attenzione, infatti di esplicito non si vede nulla - ha causato problemi al film, tant'è che alla Berlinale, dove ha ricevuto il premio speciale della giuria per la sezione alla quale partecipava, diversa gente se n'è andata a metà proiezione, mentre al festival di Melbourne hanno deciso di non proiettarlo proprio. Comunque sia, ad un certo punto sembra che la bambina androide scappi di casa; sale su un'auto e viene poi lasciata a casa di una vecchia, che dopo un po' non la sopporta più, così viene modificata per farla somigliare al fratello morto bambino della vecchia. Anche questa convivenza non funziona, tant'è che l'androide si fa investire dal treno. Non ho capito qual è il succo? La solitudine? L'androide che acquista coscienza? Boh. Ho letto qua e là le recensioni e non è chiara l'origine di Elli; Wikipedia dice che l'ha costruita il padre per replicare la figlia scomparsa, altrove dicono che è stata messa a disposizione di un pedofilo per l'estate. Sia come sia, questo non è il mio genere di film, ho bisogno che le cose me le spieghino un po' meglio perchè sennò non ci arrivo!

Mortal (Norvegia/USA/UK 2020)


A me è piaciuto molto questo film, anche se nella seconda parte è meno potente e anche se il finale, benchè me lo aspettassi tragico, mi ha comunque lasciata rattristata. E' la storia di un giovane americano di origini norvegesi che, tornato in Norvegia alla ricerca dei parenti, si scopre dei poteri soprannaturali. Da principio provoca un incendio nel quale i parenti che lo ospitavano muoiono tutti; fugge nei boschi e vi resta per parecchio tempo, fino a che, recatosi in una città per rubare medicine e bende, viene intercettato da un gruppo di adolescenti e provoca accidentalmente la morta di uno di essi. Viene quindi arrestato e conosce una giovane psicologa che cerca di aiutarlo e che è la prima persona con la quale riesce ad aprirsi. Cercando di ricostruire l'inizio degli strani fenomeni, i due tornano dopo alcune peripezie alla fattoria iniziale e qui viene scoperta una grotta dove il giovane trova il martello di Thor che gli permette di controllare i fulmini. Purtroppo anche gli americani sono sulle sue tracce e, come al solito, prendono la decisione sbagliata per risolvere quello che ritengono un problema. Bel lavoro davvero questo film norvegese, e mi fa ancora più piacere che una pellicola così sia di produzione europea, alla faccia di tutti i film sui supereroi che sfornano gli americani. Questo ha la giusta dose di umanità, per questo l'ho così gradito.

Jumbo (Francia/Belgio/Lussemburgo 2020)


Carino questo film, anche se mi aspettavo qualche massacro finale che invece non c'è stato. Jeanne è una ragazza particolare; parla poco, costruisce modellini del parco dei divertimenti dove lavora come addetta alle pulizie, ma soprattutto s'innamora di Jumbo, una delle giostre. I problemi cominciano quando lo va a raccontare alla madre, la quale ovviamente la prende per pazza. Jumbo, che prima reagiva illuminandosi e muovendosi per comunicare con lei, s'immobilizza quando Jeanne lo disconosce, in un tentativo di ritorno alla normalità. Alla fine però andrà tutto bene e, con l'aiuto della madre, Jeanne e Jumbo si sposeranno. Il film è ispirato all'oggettofilia, una delle tante parafilie che esistono, che consiste nell'innamorarsi di un oggetto inanimato.

Coma (Russia, 2019)


Un giovane architetto si sveglia in un mondo stravolto, formato da frammenti di città di diverse parti del mondo disposti in modo caotico; alcuni edifici e molte persone appaiono corrotte da una sostanza nera e dei grandi mostri antropomorfi lo inseguono. Mentre cerca di raccapezzarsi, fanno la loro comparsa tre persone che lo trascinano con loro fino a una sorta di rifugio dove si trovano altri. Lì gli viene spiegato che sono tutti in coma e che il mondo in cui si trovano è formato dai frammenti dei ricordi di tutti loro. Alcuni hanno sviluppato delle specie di superpoteri e anche lui scopre di poter costruire cose dal nulla. Salta però anche fuori che tutti sono manipolati da uno scienziato pazzo che vuole costruire una città ideale in questo mondo inesistente e spedirci a vivere, dopo averli mandati in coma, i seguici della religione che ha fondato. La trama è un po' meh, però visivamente il film è molto interessante, inoltre il ritmo è abbastanza sostenuto e non si rischia il colpo di sonno. Molto strano, comunque.

Come in cielo, così in terra (Italia 2020)


Siccome non volevo fare la figura della cagacazzi che smerda il cinema nostrano, mi sono costretta a vedere fino alla fine questa pellicola in prima visione, opera del bergamasco Francesco Erba, pellicola che sta tra The Blair Witch Project e uno spettacolo di marionette. La storia si svolge su due piani temporali; il presente, in forma di mockumentary, e il passato, ricostruito con pupazzi animati. Nel presente un uomo – un giornalista? - interroga due persone coinvolte in degli strani accadimenti, nel 1275 assistiamo a degli esperimenti alchemici per resuscitare i morti. Per quanto da principio abbia trovato la cosa bizzarra, mi sa che la parte dei pupazzi è quella che mi è piaciuta di più. L'intervista al poliziotto, per dire, l'ho trovata estremamente irritante per via del tono dell'intervistatore. Comunque, faccio fatica a esprimere un parere. Vorrei lodare l'impegno e, riguardo ai pupazzi, l'originalità, però la trama alla fin fine risulta piuttosto assurda e, considerato quanto ho penato ad arrivare in fondo, non posso certo dire che mi sia piaciuto. Sorry.

Lapsis (USA 2020)


Mi è piaciuto questo film che, benchè ambientato in un futuro prossimo immaginario, è attualissimo perchè tratta dei diritti dei lavoratori della gig economy. In questo mondo i computer quantistici sono la norma, ma perchè la rete funzioni c'è bisogno di collegare continuamente dei cavi ai vari ripetitori. Per risparmiare, sono stati inventati dei robottini che però non riescono a superare tutti i tipi di ostacoli che trovano sul percorso, per questo vengono assunte delle persone. La paga è molto buona, però se qualcuno viene superato dal robot e se questi arriva primo alla meta, il salario viene azzerato. Ovviamente le persone vorrebbero eliminare i robot, ma se li distruggono sono guai. La soluzione potrebbe averla Lapsis, un ex-lavoratore, consideraro un traditore perchè ha scritto il codice dei robot e ideato il sistema per rilevare il DNA dai mezzi usati per bloccarli, in modo da risalire ai colpevoli. Ray, bisognoso di soldi, con mezzi illeciti ha la rilevato l'identità di questo fantomatico Lapsis. Riuscirà a trovare il modo di fermare i robot senza farsi scoprire? Ha vinto pure un premio questo film che scorre via gradevolmente, anche se non ci sono né azione né colpi di scena particolari.

Post mortem (Ungheria 2020)


Sopravvissuto a un'esplosione durante la Prima Guerra Mondiale, un fotografo sbarca il lunario fotografando cadaveri. A una fiera una bambina lo invita a recarsi nel suo villaggio dove di morti ce ne sono in abbondanza, visto che ha imperversato la Spagnola e, a causa del terreno gelato, non è ancora stato possibile seppellirli. L'uomo segue il consiglio, ma quando sviluppa le foto scorge delle strane ombre che non si era accorto di riprendere. In breve si scopre che il villaggio è infestato da degli spiriti cattivi che non si sa bene che cosa vogliono. Con i potenti mezzi tecnici (per il 1918) a sua disposizione, il fotografo li immortala e li registra, cercando di risolvere la situazione. Penso che fare un buon film di fantasmi non sia cosa facile; finchè si tratta di far paura sono bravi tutti, ma l'asino cade nella conclusione, quando occorre spiegare perchè gli spiriti sono incazzati ed eventualmente rispedirli nell'aldilà. Questo film secondo me funziona bene fino a che non si arriva al dunque, infatti il finale mi è sembrato privo di logica. Prima di allora però vale sicuramente la visione.

Dune drifters (UK 2020)


La Terra è in guerra contro un nemico alieno molto forte. All'inizio del film, una pattuglia di navicelle spaziali terrestri si sta recando presso una colonia quando si trova a dover dare battaglia. Alcune vengono distrutte, altre riescono a mettersi in salvo, ma quella su cui viaggiano Adler e Yaren, colpita, si schianta sulla superficie di un pianeta (o un satellite, non si capisce). Yaren è ferita gravemente, Adler riesce a fare funzionare la tenda di emergenza, dove però le due subiscono l'attacco notturno di una bestia sconosciuta. Yaren purtroppo muore, ma prima dice ad Adler come riavviare il motore della navicella, che potrebbe riprendere il volo non fosse che manca un componente. Durante la battaglia però è precipitata anche una navicella aliena e Adler, con la scorta di ossigeno ormai agli sgoccioli, decide di tentare il tutto per tutto e cercarla, per procurarsi il pezzo di ricambio mancante. Tralasciando il fatto che navi terrestri e aliene abbiano la stessa meccanica, devo dire che questo film è l'esempio di come le idee valgano più dei budget milionari. Realizzato in economia, funziona bene fino alla fine mantenendo la tensione narrativa.

The Blackout (Russia 2019)


All'improvviso gran parte della Terra viene avvolta dal buio di un blackout globale; viene risparmiata solo una porzione circolare che comprende parte della Russia, la Finlandia, l'Estonia e l'Ukraina. I sopravvissuti non riescono a contattare nessuno di quelli rimasti nella zona al buio, le squadre di ricerca non fanno ritorno. L'esercito russo cerca di capirci qualcosa e invia alcune squadre speciali che si trovano davanti a mucchi di cadaveri in città deserte. Intanto a Mosca scoppia la guerriglia urbana, con la gente impaurita che pensa che il governo stia nascondendo il fatto che è in corso una guerra. In tutto questo, fa la sua apparizione un alieno che si dice disposto ad aiutare i terrestri sopravvissuti a contrastare la prossima invasione di quelli della sua razza. Riusciranno i nostri eroi a salvare il pianeta? Devo dire che questo film mi è piaciuto molto, nel finale ad un certo punto ho temuto la delusione, ma la scena finale ha rimesso tutto a posto. 

2067 (Australia 2020)


Nel 2067 la razza umana è a un passo dall'estinzione, decimata da catastrofi causate dai cambiamenti climatici, dalla deforestazione, dalla sovrappopolazione e chi più ne ha più ne metta. I sopravvissuti devono respirare ossigeno artificiale perchè quello normale non c'è più, e molti non lo tollerano e si ammalano. In mezzo a questo sfacelo, il giovane Ethan Whyte viene convocato in un laboratorio dove gli viene mostrata una macchina che viaggia nel futuro; proprio dal futuro, quattrocento anni in avanti, è arrivato un messaggio che dice di spedirlo là, perciò si pensa che gli uomini del futuro abbiano trovato la soluzione per sopravvivere e vogliano comuncarla a quelli del presente. Inizialmente Ethan si rifiuta di partire per non abbandonare la moglie malata, poi si convince perchè potrebbe essere l'unica speranza per l'umanità. Sbarcato nel futuro, Ethan si ritrova in mezzo a una foresta lussureggiante dove però trova diversi scheletri, compreso il proprio. Forse qualcosa è andato storto? Film sicuramente meritevole di visione anche la parte centrale è più debole. Nel cast ho riconosciuto Ryan Kwanten, il Jason di True Blood.



8 commenti:

  1. Non li ho visti, ma alcuni sembrano davvero interessanti.
    Non è ovviamente il caso di quello dell'androide. Ma che schifo. A prescindere che sia un robot o meno, questo viene usato per fare sesso, per giunta dal padre, poi per cambiare genere.
    Insomma, mi sarei alzata anch'io durante la premiazione!

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    1. Sicuramente un tema molto "forte". Posso dire a difesa della regista che ha preso tutte le precauzioni possibili almeno per tutelare la bambina, infatti l'unica scena in cui è nuda è stata fatta interamente al computer.

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    2. Sì, l'avevo letto, ma mi fa senso lo stesso.

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    3. C'è da chiedersi perchè abbia scelto un argomento così spinoso e delicato, probabilmente voleva lanciare una provocazione, ma se il senso era di mostrare come la bambina androide viene sfruttata per i fini dei suoi proprierati ci si poteva lo stesso in altro modo.

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  2. Non sono film del mio genere preferito, ma qualcosa qua e là potrebbe incuriosirmi, tra questi.
    Ad esempio proprio la storia dell'androide... che sì, magari è fumosa ma amo quando un'opera si presta a mille interpretazioni (anche sociali-sociologiche).
    Il film italiano mi par di capire che è l'ennesima occasione persa...

    Moz-

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    1. Sarei curiosa di leggere altre recensioni, magari sono io che non sono stata capace di apprezzare...

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  3. Immortal sembra un po' Upload, la serie su Prime, ma solo così come idea. Dubito che sia un film divertente. Anch'io sono rimasto colpito da quello della bambina androide per il tema decisamente forte.

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    1. Non conosco Upload, però no, non è esattamente divertente!

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