Sono quasi tre mesi che ho aperto su Instagram il profilo dedicato alle bambole; magari è presto per fare un bilancio, ma almeno una piccola riflessione mi viene naturale. Per me è normale, nel momento in cui ho un interesse, cercare il confronto con gli altri, perciò quando mi sono appassionata di nuovo alle bambole e ho abbinato questo alla mia passione per la fotografia, mi è sembrato logico rivolgermi a una piattaforma dove trovare altri come me. All'inizio sbirciavo solo, ma dopo aver aperto il mio profilo ho cominciato a seguire diverse persone perchè mi piace quello che fanno. Come per tutte le mie cose, la mia motivazione è il divertimento, anche perchè mi sono resa conto che è decisamente meglio non fare confronti e non stare a badare ai numeri. Lo dico con cognizione di causa perchè soffro cronicamente di mancanza di autostima e anche se negli ultimi anni le cose sono andate meglio, mi accorgo di quanto sia facile per me trarre certe conclusioni. Per esempio, se vedo il profilo di qualcuno che fa delle foto splendide e ha un migliaio di followers non mi meraviglio, anzi; se però vedo qualcuno che, con altrettanti o più followers, fa della roba che francamente non mi sembra migliore di ciò che faccio io che in tre mesi sono arrivata con fatica a poco più di duecento, una piccola botta di depressione mi viene. L'altra arriva quando noto l'altalena: un giorno ho tre followers in più, il giorno dopo ne ho persi due. Insomma, mi viene da chiedermi perchè e concludo che evidentemente non dico che faccio schifo, ma quasi. Riguardo all'ultima cosa però mi hanno spiegato il meccanismo del "follow to unfollow", un aspetto della socialità di Instagram che non conoscevo e che consiste in questo: io comincio a seguirti non perchè mi piace il tuo profilo, ma solo perchè mi aspetto che tu mi segua a tua volta e, appena lo fai, io smetto di seguirti perchè di te mi interessa solo che aumenti il numero dei miei followers (quello che anni fa con altri amici blogger chiamavamo la collezione delle figurine XD). Capisco che al di là della soddisfazione del proprio ego, avere molti followers ti porta ad un certo punto ad avere vantaggi di tipo economico - ciò su cui campano i famigerati influencer, però a me non interessano queste dinamiche, mi interessa vedere delle cose che mi piacciono, e di qui il fatto che seguo solo chi mi piace. Rovesciando la medaglia, allo stesso modo preferisco che le persone che mi seguono lo facciano perchè gli piace quello che faccio e non per altri motivi. Quindi dovrei concludere che la mia esperienza su Instagram è negativa? No, e per tre motivi:
- ho conosciuto alcune persone con le quali interagisco piacevolmente;
- seguo dei profili davvero belli, che sono una gioia per gli occhi;
- il fatto di postare le mie cose stimola la mia creatività e mi spinge a fare sempre del mio meglio.
Finchè rimangono questi presupposti, specialmente l'ultimo che è il fondamentale, Instagram per me ha un bilancio positivo.
La mia esperienza su Instagram è durata poco, perché questi meccanismi del do ut des, già presenti sui blog, lì vengono davvero estremizzati.
RispondiEliminaE no, non mi interessano i numeri, ma vedermi seguire da tanti vip e nip che dopo due giorni (o anche meno) svaniscono, mi snerva.
Però se a te questo social stimola, vai avanti.
Io continuo a preferire Facebook, dove davvero esiste un confronto, grazie anche ai gruppi specifici.
Buona domenica.
Ho sempre pensato che il problema non sono i social, ma l'uso che la gente ne fa. Per esempio io invece non ho un gran rapporto con Facebook; lì mi capita spesso di leggere commenti beceri o dialoghi tra sordi XD
Eliminasull'autostima ci sarebbe da discutere molto, sicuramente dipende tanto dal nostro vissuto, per questo non me la sento di entrarci troppo, non conoscendo bene il tuo passato... io stesso sono un'altalena da questo punto di vista, non mi ritengo un campione di autostima però nemmeno l'ultimo arrivato, cerco di avere un minimo di fiducia in me stesso, nelle mie sensazioni/esperienze...
RispondiEliminapoi, discorso instagram, ho provato a metterci i miei disegni però mi scoccia che ci siano dei limiti nella dimensione delle foto, ogni volta mi taglia i disegni :-\ per cui va a finire che anch'io mi tengo facebook seppure ci siano un sacco di limiti pure lì, figurati ho gente che mi segue senza nemmeno avermi aggiunto agli amici... per te c'è un mucchio di finzione e ipocrisia dappertutto, ma non mi importa perché riesco abbastanza bene a non farmi coinvolgere :)
Finzione e ipocrisia ahimè si incontrano spesso, è importante riuscire a trovare un certo distacco perchè sennò uno rischia di starci male.
Elimina*per ME c'è un mucchio di ipocrisia...
RispondiEliminaEccomi qui, ormai mi segui quindi ti ho appena defollowato ;-P
RispondiEliminaScherzi a parte, il meccanismo del "follow di scambio" in realtà esiste in ogni social, anche su twitter e facebook le cose non vanno diversamente.
Quello che a me sta piacendo di instagram è che molto più personalizzabile di twitter e quindi posso crearmi uno scroll che sia un piacere per i miei occhi.
Riguardo il numero dei followers, almeno per ora ho deciso di non pormi il problema ;-)
Sì, meglio non badarci, ho perso tre followers pure oggi e quasi quasi vado a tagliarmi le vene X°°D
EliminaSì, purtroppo alcuni fanno quel giochetto.
RispondiEliminaGuarda, io ti direi: pensa davvero a solo a te, a far bene le tue cose.
Immagino che alcuni siano anche sponsorizzati, cioè pagano per apparire.
Funziona così, e queste cose succedono anche per i blog...
Moz-
Infatti penso che abbia senso gestire il tutto come faccio con il mio blog, ovvero fare quello che mi piace e che mi diverte.
EliminaA me piace molto Instagram.. penso sia l'unico social che apro quotidianamente.
RispondiEliminaPurtroppo questa roba dei like che minano l'autostima sta diventando un grosso problema sociale ma davvero non devi curartene, pensa solo a divertirti e se incontri persone belle ben vengano.. le altre tutte al bagno con scioltina! xD
Per fortuna riesco a passarci sopra con una risata, però sarei curiosa di capire come funzionano certi meccanismi, per esempio come fa uno in un anno ad arrivare a diecimila followers.
EliminaCome hai accennato anche tu è tutta una questione di scambi di favori e nell'incappare nei polli giusti che nella vita non hanno nulla da fare che vedere i cavoli tuoi.
EliminaA mio parere gioca molto anche la stupidità. Io devo vivere la mia vita con i miei amici veri e non illudermi di avere un amico/icona da seguire che se ne frega di me ma fa moine generali fingendo di amare i suoi followers. Forse i ragazzi di oggi sono tutti più soli e si appigliano a queste figure.. non so.. :s
Che tristezza però! Sarà che sono della vecchia scuola e ho chiaro in mente la distinzione tra reale e virtuale? Però penso che sia vero quello che dici, che i ragazzi oggi sono più soli.
EliminaC' è stato un periodo in cui seguivo pure i workshop (a pagamento) riguardo la pubblicazione sui social ma poi ho smesso perché è un lavoraccio che assorbe troppo tempo e non da risultati apprezzabili se non a prezzo di enormi sacrifici.
RispondiEliminaIl meccanismo follow/unfollow lo conosco bene. Sono arrivato con relativa fatica a oltre 300 follower (su IG parlo di libri) ma ci sono sempre le oscillazioni che non mi spiegavo finché non mi sono informato su questa dinamica.
Adesso pubblico per lo stesso motivo che dici tu. Divertimento. E magari se sono fortunato trovo qualcuno da cui imparare un po' di fotografia social o con cui condividere un interesse.