atmosfera natalizia a gogo |
Ultimamente sono una donna molto stressata, ma anche se le cose sono peggiorate nelle ultime settimane, è da un pezzo che sento il bisogno di andare di via da casa per qualche giorno per resettare il cervello. Con la scusa dei mercatini di Natale, ho quindi organizzato una breve puntata in quel di Merano. Originariamente volevo stare via più giorni, ma per motivi famigliari ho ridotto la cosa a un lungo fine settimana.
Merano la conosco fin dalla più tenera età; quando ero bambina ogni estate si andava in montagna in Val Venosta e ogni volta che nel paese dove alloggiavamo pioveva e non si poteva uscire a passeggiare, si andava a Merano che, essendo più a sud, spesso era asciutta, e comunque aveva il vantaggio di essere provvista di portici e negozi in quantità. Tempo permettendo, anche una breve passeggiata lungo il Passirio non mancava mai. Erano molti anni che non vi tornavo perciò da un lato è stato un po' come vederla per la prima volta, dall'altro non sono mancati i ricordi.
Sono arrivata venerdì nel primo pomeriggio; la cosa buffa è che da poco più a nord di Bologna fino a Bolzano era tutto bianco di neve, a Bolzano addirittura c'era una mezza tormenta tanto che il treno è arrivato con mezz'ora di ritardo, invece a Merano niente, non c'era nemmeno neve per terra. Dopo aver mollato i bagagli in albergo - che per fortuna era praticamente davanti alla stazione - ho ben pensato di andare a rifocillarmi perchè, tra una cosa e l'altra, ero a digiuno da colazione. Quale cosa migliore di una fetta di torta nel famoso Cafe König? Anzi, facciamo due!
Ho passato il resto del pomeriggio gironzolando nel centro, soprattutto lungo la Via dei Portici, dove ho fatto un po' di shopping, poi ho deciso di proseguire con le tappe gastronomiche più note e mi sono mangiata una bella Wiener Schnitzel alla Forsterbräu.
Il giorno dopo splendeva il sole. Ho deciso di fare la turista diligente ed ho quindi visitato la chiesa di San Nicolò e la parte più vecchia della città, poi sono sbucata sulla Passeggiata d'Inverno dove mi sono imbattuta nel mercatino delle pulci. Vuoi non metterti a guardare le bancherelle? E vuoi non comprare anche questo e quello? Che ci posso fare se ho un debole per le cose vecchie?
Dopo gli acquisti ho proceduto lungo la sponda destra del fiume Passirio e sono tornata dal lato sinistro, che sarebbe la Passeggiata d’Estate. A Merano le passeggiate sono state studiate per offrire ogni agio ai visitatori, per cui la Passeggiata d'Inverno è assolata, mentre quella d’Estate è ombreggiata.
A quel punto ho fatto il mio dovere, ovvero sono stata a visitare il benedetto mercatino di Natale. C'erano cose molto carine, purtroppo c'era anche la folla in delirio. Moltissime persone vengono per una toccata e fuga e quindi si concentrano nelle ore centrali della giornata. Confesso che la mia tolleranza del genere umano è ai minimi storici, quindi dopo un pranzo veloce in uno degli stand, sono tornata a infrattarmi lungo il Passirio.
Questa volta ho fatto la Passeggiata Gilf che attraversa il Passirio in un punto molto suggestivo, e poi ho proseguito un po' verso Lazago.
Ho fatto dietro-front per dedicarmi alla celebre Passeggiata Tappeiner che ho affrontato dopo una sosta strategica per un caffè e un dolcetto. Questa passeggiata di quattro chilometri gira sopra la città e arriva al quartiere di Quarazze; è molto comoda perchè è quasi tutta in piano, inoltre offre delle belle vedute. L'ho percorsa per intero con grande godimento e al ritorno, dopo aver girovagato un altro po' in centro, ho deciso di andare a cena anche se era presto per i miei canoni, scelta che però si è rivelata vincente perchè i ristoranti erano quasi tutti già prenotati.
l'imbocco della passeggiata Tappeiner |
panchine per ammirare il panorama e riposar le stanche membra |
Ho fatto dietro-front per dedicarmi alla celebre Passeggiata Tappeiner che ho affrontato dopo una sosta strategica per un caffè e un dolcetto. Questa passeggiata di quattro chilometri gira sopra la città e arriva al quartiere di Quarazze; è molto comoda perchè è quasi tutta in piano, inoltre offre delle belle vedute. L'ho percorsa per intero con grande godimento e al ritorno, dopo aver girovagato un altro po' in centro, ho deciso di andare a cena anche se era presto per i miei canoni, scelta che però si è rivelata vincente perchè i ristoranti erano quasi tutti già prenotati.
Anche domenica il sole splendeva e ho deciso di togliermi una voglia, ovvero di prendere la funivia per Merano 2000. Non dovevo nè sciare nè lanciarmi con lo slittino, semplicemente avevo voglia di stare un po' in mezzo alla neve, a tanta neve. Il panorama era naturalmente bellissimo e seduti al sole si stava troppo bene, era addirittura più caldo che giù. Ho gironzolato un po' per fare qualche foto e poi mi sono presa un momento di puro relax.
Tornata giù, sono subito andata a visitare il Museo Civico di Palazzo Mamming e devo dire che mi sono divertita parecchio; l'allestimento (che credo sia piuttosto recente) è molto ben fatto e ripercorre la storia della città che ha vissuto momenti di gloria grazie alla moda delle cure termali. Altro pranzo veloce agli stand del mercatino e poi visita del Museo delle Donne, piccolo ma interessante perchè vuole mostrare il ruolo della donna negli ultimi duecento anni o giù di lì.
Tutta questa cultura ha finito per farmi tornare l'appetito e così sono andata di nuovo da König e mi sono fatta fuori altre due fette di torta. Sì, sono una scafa, lo so benissimo. Devo dire però che dopo mi sono venuti i sensi di colpa e quindi sono andata a farmi di nuovo la Tappeiner, non tutta, ma un bel pezzo. E il ritorno me lo sono fatto con la torcia del cellulare perchè intanto si era fatto buio e non vedevo dove mettevo i piedi, in compenso è stato bellissimo guardare le luci della città dall'alto.
Insomma, sono state giornate belle toste durante le quali confesso che i momenti migliori sono stati quelli in cui ho passeggiato in solitaria, godendomi le bellezze della natura e la quiete, visto che i turisti pendolari erano tutti concentrati tra la via del Portici e i mercatini, solo pochissimi si avventuravano a camminare. Anche se al ritorno ho ritrovato le mie cause di stress tutte lì ad aspettarmi, almeno mi sono distratta un po'.
Ho sempre voluto andare a Merano, avevo un amico che si era trasferito lì per lavoro e mi sono sempre ripromessa di andarlo a trovare, ma poi non l'ho mai fatto. La mancanza ti tempo, il troppo lavoro, casini in famiglia, ogni volta c'è stato qualcosa che mi ha fatto rimandare la visita.
RispondiEliminaSpero che le cause del tuo stress se ne vadano via presto!
Ps, ti ho nominata in un post, se vuoi venire a vedere. Così magari ti aiuto a distrarti un pochino pure io ♥
Se ti capita, ti consiglio di andarci. Ci sono cose da vedere anche nei dintorni, per esempio Castel Tirolo dove però non sono stata perchè era chiuso.
EliminaVado a vedere sul tuo blog!
Mi hai fatto scappare un sorriso, scorrendo la tua bacheca vedo la classica foto dell'albero illuminato, e subito, mi viene spontaneo, dico ma questo è a Merano, scorro ancora e vedo Sissi, scorro ancora e c'è San Nicolò, ma vuoi vedere che racconta della fuga a Merano? Purtroppo i weekend sono i momenti peggiori per girare ai mercatini, una calca di gente che io ODIO! ODIO DA MORIRE! Motivo per cui mi rifugio sulle mie montagne, oppure come hai fatto tu, nelle bellissime passeggiate che ci sono in città! La calca di turisti mi innervosisce da morire, non capisco perché devono essere tutti lì nello stesso momento!! Ma passando alla parte più scialla, sono contenta che tu sia riuscita cmq a rilassarti un pochino nella mia piccola città! Prossima volta ti consiglio due pasticcerie, a mio avviso molto più buone del Koenig! Überbacher e Andrea a Lagundo!
RispondiEliminaBuona serata!!!
Barbara
Me le segno, così la prossima volta non mancherò di provarle! Per me era la prima volta ai mercatini e non avevo idea che ci fosse così tanta confusione, e anche una discreta dose di cafonaggine purtroppo, come si diceva con la padrona del mio albergo. Sarà che ho sempre associato questi luoghi a una maggiore tranquillità ed educazione.
EliminaPurtroppo mi duole dirlo, perché da italiana dovrei difendere ciò che sono anche io! Ma vivendo qui, ho visto la differenza tra il turista italiano, rumoroso, sporco, non vuole far nessun tipo di fatica, arrivare con la macchina il più possibile vicino al luogo prestabilito, mangiare bene...e il turista tedesco, più silenzioso, più attento all'immondizia, prende i mezzi di trasporto...ovviamente in generale perché ci sono sempre e per fortuna le eccezioni!!!!!Il turista tedesco quando viene in macchina blocca una città per la sua lentezza, il non saper dove andare, si blocca in mezzo al marciapiede per fare una foto...il turista italiano almeno fa ridere è l'unica cosa positiva che in questo momento mi viene in mente! Ma il discorso sarebbe molto più lungo! Quindi per non dilungarmi oltre, la finsico qui! Contenta che hai accolto i miei consigli sulle pasticcerie!
RispondiEliminaBuona giornata!
Non posso che dire che ti capisco, il discorso è sicuramente lungo, ma i miei genitori, che avevano amici tedeschi, fin da piccola mi hanno allevata "alla tedesca". Penso di essere una sorta di mix adesso XD
Elimina