martedì 2 ottobre 2018

un mese in quattro foto: settembre


Il rumeno Andrei Pandea è uno dei ceramisti che ho più apprezzato nella scorsa edizione di Argillà, difatti mi sono comprata ben due delle sue teste buffe.


Alla chiesa di Santa Maria dell'Angelo (qui nella mia città) hanno allestito una mostra originale: delle statue a grandezza originale realizzate con l'impasto del pane. Le bruciacchiature le fanno somigliare a delle mummie e in effetti da lontano sembrano fatte di legno bruciato; solo avvicinandosi si capisce che sono di pane. L'artista che le ha realizzate si chiama Ettore Frani. Le ho trovate affascinanti e inquietanti allo stesso tempo.



Ho messo questa foto non perchè sia bella, ma perchè la cosa mi ha fatto ridere. Questo è il negozio di ortofrutta dove mi reco sempre in alternativa al mercato; il problema è che ogni anno chiude per ferie a Ferragosto e non si sa quando riapre. Quest'anno hanno scritto "ci rivediamo a settembre" ma a fine mese ancora non si erano visti. La cosa ha gettato nello sconforto i clienti abituali che evidentemente hanno cominciato a chiedere notizie ai negozi confinanti; da qui l'esasperazione e il cartello.



Perchè non eravamo già abbastanza fitti, mio marito ha preso un comodino della nonna a un mercatino delle pulci; dalla foto non si vede, ma oltre al piano in marmo c'è anche un piccolo tondo in metallo con due amorini. Spero che la gatta non ci vada a pisciare contro...

4 commenti:

  1. A me è dispiaciuto tanto fa fuori i vecchi comodini! Ma non abitando in una cascina/villa non sapevo dove metterli!

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    1. Mi sa che anche a me toccherà eliminare dei mobili della vecchia casa (ora sono smontati in garage) e già mi dispiace...

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  2. il casino dei vecchi comodini è che i letti di oggi sono più bassi e quindi li puoi usare giusto come mobiletti... poi il pensiero che li usavano per riporre il vaso da notte me li fa guardare sempre con un certo sospetto

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