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la finestra della cucina sul terrazzo della vecchia casa |
Nel fatto che i figli crescono ci sono indubbiamente dei vantaggi, per esempio aver finito di andare a scuola da parte del figlio piccolo ha fatto sì che io non sia più obbligata a svegliarmi presto per preparare la colazione e metterlo fuori dalla porta di casa in tempo per la prima ora. Ho quindi fatto qualcosa che per me è una rarità: sono rimasta nel letto a poltrire quasi tutte le mattine. Certo, è un poltrimento relativo nel senso che non è che mi sia alzata da letto alle 10, ma anche solo poter girarsi dall'altra parte sapendo di poter restare a covare altri dieci minuti per me è una soddisfazione impagabile. Tra l'altro adesso sono di nuovo in stand-by con la casa perchè chiaramente finchè è invasa dagli artigiani non c'è nulla che io possa fare, di conseguenza non ho avuto impegni che mi abbiano costretta a sgobbare. Ottobre è dunque stato un mese molto rilassato dal punto di vista fisico, anche se un po' di arterio non me la sono fatta mancare. L'altra buona notizia è che ho ricominciato a fotografare (in analogico intendo) dopo una pausa di più di due mesi causata dal caldoporco. Mi sono ripromessa di fare un'uscita fotografica a settimana e sono riuscita a mantenerla, riuscendo almeno in parte a risvegliare il neurone.
Col marito ho fatto un salto alla Sagra dei Frutti Dimenticati di Casola Valsenio (dove ho fatto incetta di noci e castagne, che non sono frutti dimenticati, ma meglio comprarli direttamente dal contadino) e ho partecipato a un brunch a Villa Albergati di Zola Predosa. Era compresa anche la visita guidata alla villa, che abbiamo fatto ruzzolando sulla pancia perchè avevamo mangiato troppo.
A Ferrara sono stata a vedere la solita mostra delle foto premiate del World Press Photo e ho pensato bene di integrare la gita visitando il Cimitero Monumentale della Certosa. La parte più vecchia è piuttosto fatiscente, diverse parti sono state chiuse al pubblico (mi spiegava un'addetta che hanno patito dei danni per via del terremoto e che della manutenzione delle tombe si dovrebbero occupare le famiglie, ma di quelle più vecchie manco si sa se esistono ancora degli eredi), e tuttavia il suo fascino sta proprio in questa decadenza. E' stata una bella passeggiata tra il silenzio e la solitudine, conclusa la quale ho fatto un ottimo pranzo che più tradizionalmente ferrarese non si poteva presso la Ariosteria di Via Palestro 99: cappellacci alla zucca, salama da sugo con purè e tenerina al cioccolato. Burp!
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uno scorcio di Pennabilli |
L'ultimo sabato del mese, sfidando le pessime previsioni del tempo e gli occhioni sgranati di chi ci dava dei pazzi, siamo andati a fare una gita con una coppia di amici. Alla fine tirava solo un forte vento, di pioggia non se n'è vista, dimostrazione del fatto che a fidarsi ciecamente di quelli de Il Meteo si fa spesso la figura degli idioti XD La gita ha previsto la visita di Pennabilli (molto carina), una passeggiata nel bosco vicino a Carpegna con pranzo al sacco (e che meraviglia il bosco in autunno!), una breve sosta a Carpegna (breve perchè il palazzo è aperto solo in certe occasioni perciò lo abbiamo visto solo da fuori) e visita del borgo di Frontino (che fa parte di quelli più belli d'Italia e in effetti è un gioiellino). Gran bella giornata, insomma, e io sono stata particolarmente contenta per la dozzina di gatti incontrati qua e là e quasi tutti socievoli. Mi sa che morirò gattara!