Il mese è cominciato tra le bancherelle di Argillà. Malgrado le catastrofiche previsioni meteo, le cose sono andate molto meglio del previsto, se non altro non ha piovuto ininterrottamente per due giorni. Anch'io non ho mancato di farmi una vasca quasi completa (ad un certo punto ho dato forfait perchè stavo collassando a causa del caldo umido) e devo dire che ho apprezzato. Col marito abbiamo anche fatto shopping.
La domenica successiva ce ne siamo invece andati a fare la solita passeggiata al mercatino della Sagra delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo. A parte morire di caldo (ancora... non ne posso più!!!!), ho comprato qualche vecchia foto, un giallo Mondadori del 1956 (come al solito mi piaceva la copertina) e un numero di Sorrisi e Canzoni TV di soli tre giorni più giovane di me, il tutto per la folle cifra di € 5. Mi sono anche divertita ad ascoltare il concerto dei Musicanti di San Crispino; a parte il fantastico look canottiera-fazzoletto a quadri, il loro repertorio vale la pena perchè spazia da These Boots Are Made for Walkin' a Bëla burdèla con divagazioni nel can-can, per non dire che sono riusciti a cantare il ritornello di Romagna Mia sulle note di Just can't get enough dei Depeche Mode. Non sapevo che abbracciarli o tirargli una scarpa, di sicuro però li voglio rivedere.
Il figlio piccolo è decollato per Milano. Già da tempo aveva annunciato, tra la ferma opposizione di mio marito e una blanda accettazione da parte mia, la sua decisione di trasferirsi per frequentare là l'università, ma soprattutto per essere indipendente ed emanciparsi dalla famiglia. Mio marito ancora brontola, mentre io alla fine ho abbracciato la cosa con convinzione per diversi motivi, primo tra i quali il fatto che è meglio provare e fallire che avere rimorsi, per non dire che il figliolo ha un gran bisogno di farsi un bagno nella realtà della vita. L'esordio, quando ha fatto il primo breve soggiorno per affrontare due test di valutazione, è stato abbastanza catastrofico; prima ha perso il treno (e vabbè: avrà imparato che quando gli dicevo di andare in stazione con un certo anticipo un motivo c'era) e poi si è fatto rubare cellulare e portafoglio con soldi e documenti (malgrado gli avessi raccomandato in tutte le lingue di stare attento perchè Milano non è come la tranquilla cittadina di provincia dove è cresciuto). Ben gli sta, nel senso che un errore commesso personalmente insegna più di mille consigli materni. Comunque sia, la sua partenza è rivoluzionaria sia per lui che per me; non so se sono del tutto pronta ad affrontare l'allontanamento dal nido dei miei ragazzi. D'accordo che il grande sta ancora qui, ma non avere più l'altro intorno è un grosso cambiamento per me. Vedremo come andrà i prossimi mesi.
Per il resto il mese è trascorso relativamente calmo, malgrado per 3/4 del tempo abbia continuato a patire per il caldo; ho cominciato a pare fatture su fatture osservando tristemente il conto in banca che si assottiglia... I lavori alla casa comunque sembrano procedere spediti anche se ci sono stati piccoli contrattempi in corso d'opera - normali con le case vecchie - che però sono stati prontamente risolti con soluzioni alternative.