Aprile è uno dei miei mesi preferiti, nonchè uno di quelli che prediligo per viaggiare, quindi anche quest'anno me ne sono andata parecchio a zonzo da sola e in compagnia. Dopo le abbuffate memorabili di Pasqua e Pasquetta, col marito abbiamo passato un pomeriggio al mercatino di Villanova di Bagnacavallo dove ho investito la folle cifra di € 15 in tre libri vintage e una cartolina di inizio novecento (quest'ultima da sola ne è costata 10, ma si tratta di una vera chicca). I libri invece li ho presi più che altro perchè mi piacevano le copertine, ma prima o poi li leggerò anche. A seguire la gita sul delta del Po di cui ho già detto e una breve visita a Castrocaro Terme per una mostra che interessava a lui (io mi sono consolata con il gelato).
La gita più importante è stata naturalmente quella di sei giorni a Parigi, tornata dalla quale ho avuto giusto il tempo di disfare e rifare la valigia per poi ripartire per il Far East Film Festival di Udine. Sono riuscita a vedere 19 film, non male se consideriamo che l'ho fatto in tre giorni e mezzo. La sopravvivenza è stata un po' problematica, visto che quest'anno sono riusciti a mettere i film che mi interessavano sempre a ora di pranzo e di cena, cosa che mi ha costretto a mangiare a orari strani, ma come al solito ne è valsa la pena. Invece avrei preferito non farmi fuori la mano destra mentre, prima di ripartire, chiudevo la valigia...
Sulla via del ritorno ho fatto sosta a Venezia perchè, essendo il Pinhole Day, volevo fare qualche scatto; la tempistica è stata piuttosto infelice visto che, oltre che domenica, era pure un ponte e quindi dire che c'era la folla in delirio corrisponde al vero. Per fortuna so dove infilarmi per stare tranquilla anche in questi frangenti. Dopo un ottimo pranzo all'Osteria L'Orto dei Mori, in Campo dei Mori 3386, che ho voluto concedermi come compenso dei pasti veloci e spartani fatti a Udine, sono andata a visitare la mostra dedicata a Fulvio Roiter presso la Casa dei Tre Oci.
Ho anche proseguito, benchè più a rilento, con lo sgombero della vecchia casa, del resto non vedo perchè dovrei fare le corse, visto che i preventivi non sono ancora stati fatti, l'architetto deve ancora finire il progetto da presentare in Comune e all'ufficio tecnico mi stanno facendo vedere i sorci verdi perchè non gli va bene niente di quello che vogliamo fare. Li mortacci loro.
La gita più importante è stata naturalmente quella di sei giorni a Parigi, tornata dalla quale ho avuto giusto il tempo di disfare e rifare la valigia per poi ripartire per il Far East Film Festival di Udine. Sono riuscita a vedere 19 film, non male se consideriamo che l'ho fatto in tre giorni e mezzo. La sopravvivenza è stata un po' problematica, visto che quest'anno sono riusciti a mettere i film che mi interessavano sempre a ora di pranzo e di cena, cosa che mi ha costretto a mangiare a orari strani, ma come al solito ne è valsa la pena. Invece avrei preferito non farmi fuori la mano destra mentre, prima di ripartire, chiudevo la valigia...
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un famoso scatto di Fulvio Roiter |
Sulla via del ritorno ho fatto sosta a Venezia perchè, essendo il Pinhole Day, volevo fare qualche scatto; la tempistica è stata piuttosto infelice visto che, oltre che domenica, era pure un ponte e quindi dire che c'era la folla in delirio corrisponde al vero. Per fortuna so dove infilarmi per stare tranquilla anche in questi frangenti. Dopo un ottimo pranzo all'Osteria L'Orto dei Mori, in Campo dei Mori 3386, che ho voluto concedermi come compenso dei pasti veloci e spartani fatti a Udine, sono andata a visitare la mostra dedicata a Fulvio Roiter presso la Casa dei Tre Oci.
Ho anche proseguito, benchè più a rilento, con lo sgombero della vecchia casa, del resto non vedo perchè dovrei fare le corse, visto che i preventivi non sono ancora stati fatti, l'architetto deve ancora finire il progetto da presentare in Comune e all'ufficio tecnico mi stanno facendo vedere i sorci verdi perchè non gli va bene niente di quello che vogliamo fare. Li mortacci loro.